Due strade e un obiettivo. Conoscere se stessi.

Br. sc. Nazif Hasanbegović GHP GCRAMBiH

Sappi, fratello, che l’uomo non è stato creato per uno scherzo o per caso, ma creato magistralmente per uno scopo alto
(Ebu Hamid el-Gazali)

Qualunque testo, libro o consiglio del Maestro dell’Antica Saggezza tu legga, sentirai la stessa cosa: “Ciò che cerchi non è intorno a te, ma dentro di te”, oppure “L’essenza dell’uomo è in colui che cerca.” Il Profeta, che Dio lo benedica e gli conceda la pace, disse: “Chi conosce se stesso conosce il suo Signore”.
Quando il maestro cristiano dice “Il Regno dei Cieli è dentro di voi”, intende forse, come dice Wilmshurst, “che nel profondo del nostro essere, nascosto sotto i pesanti veli della sensualità e della natura vile, riposa quel principio vitale e immortale, che si dice “alluda” al Grande Costruttore, perché egli non è altro che la scintilla di Dio stesso che è in noi».

Troviamo indizi e indicazioni e sugli antichi templi misteriosi era scritto il comandamento “Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’universo e Dio”. All’ingresso dell’antico tempio greco di Apollo a Delfi c’è l’iscrizione “Conosci te stesso – gnōthi seauton”. Nell’enciclopedia bizantina del X secolo, dedicata al sapere antico, si trova un avvertimento accanto a questa massima: “Il proverbio può essere applicato solo a coloro che hanno intrapreso la via della conoscenza di sé e che vogliono apprendere tanto quanto possibile su se stessi.” Il resto del popolo non presterà attenzione a questo proverbio, né sembrerà loro importante.”

Dva puta a jedan cilj

Nell’Indžilu si afferma che il Dio esaltato disse:

“O uomo, conosci te stesso,
conoscerai il tuo Signore!”
Chi è umiliato con la sua anima soffre
Come farà a riconoscere il suo padrone?
Ehi, in pratica è davvero forte!
Beh, non conosci mai il tuo Dio!

A differenza della maggior parte dei “Sistemi Spirituali Exoterici”, la Massoneria non ha ambizioni totalitarie. La Massoneria accetta che il suo modus operandi sia un altro dei modi tradizionali di accesso alla conoscenza ed è inclusivo delle varie scuole gnostiche con le quali condivide alcuni elementi fondamentali.

Per un individuo che sa come e quando approfondire la propria conoscenza, non deve essere difficile o contraddittorio incontrare parallelismi tra tradizioni che in un certo modo hanno origine o, più precisamente, conducono alla stessa fonte. Con il minimo sforzo, notiamo come la Massoneria possa condividere caratteristiche e attributi essenziali con altri movimenti socio-culturali e sistemi spirituali, e da cui ogni Massone trae valori che lo aiutano a costruire il proprio tempio interiore.

È importante sottolineare che l’accettazione di questo fatto non deve portarci al presupposto estremo che “tutto è identico”. L’equalizzazione diminuirebbe il valore di ciascuno dei sistemi e ridurrebbe tutto a un denominatore comune, e alla fine ciascuno dei sistemi perderebbe il proprio valore e la propria autonomia, e alla fine perdere la concentrazione sugli obiettivi finali della Massoneria influenzerebbe direttamente la bellezza e il valore della Massoneria. il nostro tempio interiore. .

Riconoscendo quanto sopra, molti massoni che studiano superficialmente varie tradizioni gnostiche possono affermare che una delle tradizioni al di fuori del quadro occidentale, e la più vicina alla filosofia della Massoneria, è il Sufismo. Come la Massoneria e il Sufismo, raramente vengono presentati in modo autentico nei media moderni, sebbene ci siano molti che cercano gli insegnamenti di entrambi i sistemi spirituali. La saggezza sufi comprende quasi ogni aspetto della vita spirituale e rappresenta una delle tradizioni metafisiche ed esoteriche più complete e meglio conservate sopravvissute fino ai tempi moderni.

Come sapete, la Massoneria accetta qualsiasi “quadro exoterico” e, d’altra parte, il Sufismo può essere vissuto pienamente solo nel quadro della religione islamica, ci sono alcune somiglianze tra Sufismo e Massoneria.
Ma, lo sottolineerò ancora, sono proprio le differenze tra questi due ordini che rendono possibile praticarli entrambi parallelamente nel muoversi verso lo stesso obiettivo.

Questa situazione da sola rappresenta un argomento convincente del fatto che i vari strati del viaggio, cioè le tariqat, sono presentati in modo autentico e abilitano soprattutto il massone, considerando l’inclusività della massoneria, ma anche il Taṣawwuf, l’uso di pratiche e percorsi che conducono l’individuo a se stesso. L’accettazione delle somiglianze richiede attenzione sia all’accettazione delle differenze che a uno sforzo adeguato per prevenire false rappresentazioni e equiparazioni di frammenti della storia e del rituale della Massoneria e del Sufismo.

Pertanto, in questa occasione, non importa con quanta passione l’argomento possa essere ispirato, non apostroferò le narrazioni del viaggio, del morire prima della morte, e simili relazioni e parallelismi più o meno veri che esistono tra queste due istituzioni e i loro predecessori, come così come le evidenti differenze inconfutabili e insormontabili.

Concentrerò questo lavoro sul punto di ancoraggio identitario di entrambi i sistemi, l’esigenza di comprendere l’importanza della strada e del viaggio, cioè comprendere se stessi.

Chiunque si purifichi otterrà sicuramente il successo
Sura Al-A’ala, 14

Il sufismo è la dimensione mistica dell’Islam in cui i musulmani cercano di trovare la verità dell’amore e della conoscenza divini attraverso l’esperienza personale diretta di Dio.

È progettato per stabilire la natura di Dio e dell’umanità e per facilitare l’esperienza della presenza dell’amore e della saggezza divini nel mondo.

D’altra parte, la Massoneria è una società fraterna che studia la moralità e l’etica attraverso il rituale, il simbolo e l’allegoria; i suoi principi fondamentali sono la fede, la speranza e la carità.

Entrambe le tradizioni e le pratiche mettono in pratica i loro principi di Amore e Tolleranza in qualsiasi contesto sociale/politico e richiedono (auto) conoscenza e amore.
Pertanto, nel Sufismo, come nella Massoneria, la “conoscenza di sé” è uno dei mezzi che porta alla pace nell’animo umano.

Inoltre, la conoscenza implica anche un modo di vivere. Ne consegue che l’esperienza mistica non è solo un atto soggettivo, interiore, ma abbraccia l’intero essere dell’uomo, i suoi aspetti fisici e spirituali.

Come in altre tradizioni mistiche, e nel Sufismo, il concetto di cognizione è uno degli argomenti più attuali che viene discusso e affrontato in modi diversi. Le stesse discussioni mostrano che si tratta di un concetto a più livelli. Uno degli elementi che distingue la tradizione sufi nell’Islam dalla tradizione filosofica è la discussione sul modo di conoscere la realtà.

Il sentimento interiore, il cuore, secondo la tradizione sufi, rappresenta la principale fonte di conoscenza attraverso la quale diventa un’esperienza seria e mistica. È un’esperienza mistica, che si basa sulla conoscenza e sull’amore, rappresenta una composizione comunicativa tra l’essere nella realtà divina e la conoscenza di quella realtà.

Dobbiamo costruire dentro di noi un tempio, una nuova struttura capace di risvegliarci, e questo si costruisce proprio attraverso l’Apprendimento, le Idee, modi e tecniche specifici all’inizio, affrontando noi stessi, conoscendo noi stessi e la nostra personalità, i sogni e le ossessioni che abbiamo credere, conoscere le emozioni e affrontarle, i movimenti e la meccanica del corpo e i modi di lavorare e sensibilizzare a tutti i livelli.
L’illuminazione non è uno stato mistico. Significa portare la Luce nel nostro tempio interiore e questo è il primo passo.

La vera felicità è dentro di te, trova quei segreti dentro di te! Hasan Kaimija ha detto

Pertanto, un muratore nella massoneria, così come un derviscio nel sufismo, ha bisogno di eseguire costantemente il rituale, comprenderlo e ripeterlo su una catena comune.

Parlerò dell’importanza dei rituali in entrambi questi ordini, così come delle somiglianze e delle differenze tra i rituali massonici e il Sufi zikr (Ricordo di Dio) in un’altra occasione. Sottolineerò qui solo che la corretta esecuzione del rituale, soprattutto seguendo il ritmo di un certo grado, ci conduce ad uno spazio meditativo di dimensioni superiori sia nella Massoneria che nel Sufismo.

Nel Sufismo, il rituale di preghiera chiamato Zikr (Ricordo di Dio) ci permette di purificare la nostra psiche/vita da schemi di pensiero negativi (paura, depressione), emozioni negative (odio, disprezzo, rabbia, lussuria). e pratiche negative (ferire gli altri mentalmente o fisicamente).

Amare Dio e amare/aiutare ogni essere umano indipendentemente dalla sua razza, religione o nazionalità, e indipendentemente da ogni possibile ricompensa, è la chiave per l’ascensione secondo i Sufi.

E per noi Massoni, i principi della massoneria affermano che la società dei massoni: “accoglie al suo interno persone libere e di buona reputazione, trascinate dal desiderio di coltivare le virtù e la morale nella società”. Non fa distinzione tra la loro nazionalità, né le loro convinzioni politiche, né il loro stato civile,” e diciamo nel rito: “Non riconosciamo né potere, né età, né ricchezza; l’incarico non dà maggiori privilegi, ma impone solo maggiori obblighi ai fratelli!».

Da quanto sopra, è evidente l’indiscutibile necessità di tendere alla perfezione nell’attuazione del rituale e nella sua comprensione, e come sottolineato nel Sufismo nel suo cammino (tariqat), per raggiungere la profondità del proprio cuore, una persona ha bisogno di fate lo stesso del Profeta, pace e benedizioni siano su di lui. Poslanik, s.a.v.a.(SallAllahu alejhi we sellem)), acquisisci prima la conoscenza prerequisita per comprendere la conoscenza più profonda della verità e di Dio (Allah) stesso. In modo simile, i rituali dei Massoni ci conducono al VGSS.

Per i sufi, lo sviluppo implica il risveglio dei centri spirituali di percezione che sono dormienti in ogni persona. Per attivarli in ordine è necessario l’aiuto di una guida.
Ogni centro è associato a un colore specifico, a un’area generale del corpo e spesso a un profeta specifico. L’attivazione di tutti questi “centri” fa parte della metodologia interiore del sentiero o “Lavoro” Sufi.

La cognizione è il momento interiore della conoscenza, e la conseguenza della cognizione è la più grande conoscenza. La realizzazione è il risultato dell’intervento di Dio, dicono i sufi, e la massoneria insiste che nel nostro viaggio verso l’eterno oriente lavoriamo costantemente sulla pietra lavorata, cioè sulla ricerca della verità dentro di noi.

Conoscere se stessi è il privilegio degli eletti, dove viene in primo piano la capacità di riconoscere la verità. E solo attraverso la Verità o la Realtà l’uomo si rende conto della sua esistenza.

E quando Halladž dice “Io sono la Verità” non significa altro che “ho conosciuto me stesso”

Affinché questa trasformazione possa avvenire, è necessario che ci sia una connessione tradizionale alla radice o catena spirituale, familiarità con una disciplina o metodo di formazione dell’anima, un insegnante che sia in grado di applicare quel metodo e guidare lo studente attraverso le fasi di quella trasformazione. cammino e, infine, la conoscenza dell’ordine dottrinale. natura delle cose che guideranno lo studente durante il suo cammino spirituale. E, naturalmente, come prerequisito deve avvenire anche l’iniziazione formale, che vincola un certo apprendimento, lega lo studente al maestro.

L’iniziazione ci introduce nella catena spirituale e conduce a livelli di esistenza più elevati. Questi sono gli aspetti fondamentali del Sufismo.
Insistere sull’importanza dell’insegnante e dell’apprendimento, compresa la discussione dei metodi spirituali, del loro metodo di attuazione e dei modi in cui diventano l’essenza stessa dell’anima dello studente, è uguale al rapporto che esiste nella gerarchia massonica e al rapporto tra insegnante e studente.

L’importanza dei mentori nella Massoneria e degli insegnanti nel Sufismo è un altro importante punto di contatto. Proprio come lo sviluppo di un giovane massone avviene sotto la supervisione di un mentore, lo sviluppo di un derviscio avviene sotto la guida di un insegnante. Tutti i filosofi islamici hanno parlato della forza del legame tra lo sceicco e lo studente.

La personalità dello sceicco è una delle condizioni più importanti nel processo di sviluppo di un giovane sufi. Lo sceicco è in realtà un maestro spirituale, una guida nel cammino della ricerca della spiritualità. Quando qualcuno vuole diventare un derviscio, sceglierà una guida, cioè un sant’uomo di grande esperienza e profonda conoscenza, la cui parola “più insignificante” sarà un prezioso consiglio.

Lo sceicco insegna al suo studente l’autodisciplina, controlla le sue condizioni e quando lo studente avverte irrequietezza spirituale o entra in qualche tipo di dubbio nella vita, il ruolo dello sceicco è quello di incoraggiarlo e aiutarlo.

Il cuore del derviscio viene aperto dal rituale del ricordo e dell’invocazione di Dio – il cosiddetto zicromo. Abu-Hamid al-Ghazali, nel suo libro “Invocations and Prayers”, afferma che zikr ha quattro significati fondamentali. Innanzitutto, il dhikr è un atto di sforzo continuo per raggiungere la consapevolezza di Dio. In questo senso, zikr è l’esatto opposto della disattenzione e dell’oblio. E la preghiera, in un certo senso, è anche un atto di memoria. In secondo luogo, zikr è la ripetizione di formule spirituali o dei nomi di Dio.

Questa pratica di invocazione richiede sincerità di intenzione, consapevolezza, concentrazione, consapevolezza, responsabilizzazione e impegno nella pratica. Il terzo tipo di dhikr è uno stato temporaneo, interno, in cui la consapevolezza di Dio travolge completamente il Sufi e lui diventa veramente libero da ogni preoccupazione riguardo a questo mondo. Il quarto tipo di zikr è profondo e stabile, interno, la stazione dove l’invocazione e la consapevolezza diventano permanenti. I dervisci si sforzano di praticare l’unità di respiro, suono e movimento nel rituale dello zikr. L’unità tra gli stessi dervisci li avvicina a Dio, che lui stesso è Unità.

Così come al termine del rituale i massoni, formando una fraterna catena di reciproci legami, esprimono il massimo grado di unità e rispetto per il Costruttore di tutti i mondi. Le mani giunte dei massoni parlano di onestà e unità, di amore fraterno e, come la Catena Aurea della catena d’oro di Omero, simboleggiano il legame che unisce i fratelli oltre il tempo e lo spazio,

Nel corso della storia dell’Islam, gli shaykh non furono solo guide spirituali dei dervisci dei loro tekke, ma furono importanti consiglieri sia per i sultani che per la gente comune. La loro parola è stata rispettata ovunque nel mondo islamico come parola di persone estremamente sagge e rette.
Tale è il potere delle parole e dei consigli di un vero maestro, soprattutto di un Maestro Massone in relazione ai giovani massoni che stanno appena iniziando a lavorare sulla pietra grezza.

Un massone che introduce un fratello alla cava della vita dovrebbe istruirlo nei segreti della lavorazione della pietra e aprire il suo cuore al lavoro su se stesso. L’obiettivo dell’autorealizzazione nella Massoneria dovrebbe essere quello di risvegliare il potenziale in te stesso, liberare la coscienza intrappolata da diverse regioni della mente e del corpo, bilanciare te stesso, lavorare sulla pietra grezza del tuo corpo e spirito.

La spiritualità per me non è inventare la teoria o la filosofia più fantastica che non ha nulla di reale, ma risvegliare ciò che è nascosto dal velo dell’illusione della mente, dei pensieri, delle emozioni, in noi stessi.
Pertanto, è importante capire che essere Spirituale non significa “fare” spiritualità, né essere Spirituale ha un hobby spirituale. È un aggiornamento che diventa uno stile di vita che non è né stupido né ingenuo ma intelligente, emotivamente sviluppato e completo, ma anche karmicamente – fisicamente – manifestato nella sua pienezza. È SAPERE e non avere le informazioni con cui la natura umana timorosa può proteggersi meglio.

Fonti di conoscenza

Quando i sufi parlano di cognizione, intendono un tipo specifico di cognizione, non separato dalla cognizione del mondo o della realtà. È qui che si osserva “l’unità dell’essere”, poiché nulla può essere separato da Dio. Ecco perché, alla base degli insegnamenti di tutti i sufi, c’è un noto hadith in uso che influenza la formazione delle loro visioni epistemologiche: “La conoscenza è la luce che Dio invia nel cuore di chiunque desideri quella luce .” Con una nota che La Conoscenza del cuore, che include l’autoconoscenza umana, non è una cognizione mediata dal nulla ed è diversa dalla cognizione concettuale a cui fanno riferimento i filosofi. Pertanto lo stesso Sufismo, non di rado, viene definito come una via di conoscenza (ma’rifa). E l’amore è anche considerato la principale categoria cognitiva; perché nella teoria e nella pratica sufi, l’amore e la conoscenza sono condizioni indivisibili sul cammino del sufi verso la realtà.

Dove amore e conoscenza sono presenti, compenetrati l’uno nell’altro, ogni condizionamento o necessità viene rifiutato. È strettamente correlato alla libertà o all’insieme di possibilità che presuppone.

Pertanto, non si sorprende un massone quando legge le parole di Hasan Kaimija, il primo famoso sceicco della tekija di Hadži Sinan a Sarajevo, che scrisse trecento anni fa. Nel divano delle sue poesie espone la sua teoria e concezione sufi, credendo che la verità sia conosciuta solo attraverso la verità. Crede che la missione fondamentale, o cosmica, dell’uomo sia conoscere se stesso, e per questo scrive: “Ritorna a te stesso, conosci te stesso e guardati dentro di te”.

La verità è che la maturazione è rara. Uno su cento matura per la pratica spirituale. Gli altri pensano di essere maturi per lo stesso. La pratica richiede la conoscenza sia della filosofia che della teoria, perché senza di essa non esiste pratica. Ma soprattutto cerca il rifiuto dell’illusione della mente, della presunzione, dell’ossessione in cui si crede. “Conoscere te stesso” richiede che tu incontri il “sé” da cui sei scappato nella spiritualità.

Ammettiamolo, possiamo mentire a noi stessi, ma non possiamo mentire completamente a noi stessi. Il sé immaginario non significa fuggire dall'”io” o dal “sé” quotidiano e inventare livelli e realtà spirituali. Non sorprende quindi la vicinanza delle parole di Rumi: “Dio vive tra l’essere umano e l’oggetto del suo desiderio”.

E i Massoni, in accordo con ciò, dovrebbero essere in grado di stabilire e accettare la consapevolezza che al centro della natura di ognuno c’è un seme unico di desiderio, che cresce e fiorisce man mano che la personalità si sviluppa, e non attraverso la sua soppressione. La soluzione non è diventare eremiti pallidi e senza desideri. Animali del desiderio – non vanno contrastati ma vissuti, trasformati e uniti. È l’arte della formazione della personalità. La spiritualità è affrontare te stesso e ciò che hai dentro di te e attraverso quel campo di ossessione, follia, malattia, incarnare te stesso, far scendere lo Spirito come Forza del Risveglio. E la Coscienza che siamo noi stessi, rilascerà il seme nell’inconscio, lo porterà in equilibrio, renderà consapevole il subconscio, espanderà il conscio, cristallizzerà la coscienza che ora non c’è ma esiste il suo fondamento.

Un uomo spirituale non è una grandezza presuntuosa ma un uomo pratico e quotidiano. Consapevole, intero, manifestato in ogni parte di sé e della sua vita, maturo, stabile e radicato. Persone simili non si incontrano nei luoghi spirituali, né le si riconosce dalle magliette arancioni, dalle tuniche, dalle sciarpe color zafferano.

La maturazione avviene prendendo consapevolezza di noi stessi e della vita che abbiamo. Inizia con la pratica di confrontare tutte le idee e i concetti che rappresentiamo, accettiamo e in cui crediamo. Continua con il rapporto sessuale, l’ingresso quotidiano in se stessi e nel mondo della mente, dei pensieri, delle emozioni, dei movimenti, ma in modo consapevole. Una presenza che sta sullo sfondo e osserva colui che pensava di essere un dipendente, colui che agisce.

La storia della Coscienza non è la Coscienza né ciò che la maggior parte dei Fratelli racconta di essa. La consapevolezza non è un ricordo quotidiano che ti dà l’impressione di essere consapevole e sveglio.
La consapevolezza non è ricordo, né memoria, né “veglia” quotidiana. La consapevolezza è “essere qui e ora” prima del momento in cui emerge un processo, qualsiasi processo dentro di te.

È l’eterno Adesso di cui parlano tanti maestri e maestri, e pochissimi di loro sanno cosa sia. Le tecniche non servono a portarti in qualche mondo immaginario, ma a portarti ad affrontare te stesso, a risvegliare il represso, l’inconscio, il subconscio.

Umjesto kraja

Abbiamo tutta la luce che ci serve, dobbiamo solo metterla in pratica.
Albert Pike

In una presentazione così breve, non ci si dovrebbe aspettare che io tenti di discutere in modo esaustivo tutti i possibili modi di viaggiare da sé a sé.

Il massimo che ci si può aspettare sono alcune note e linee guida, che coloro che lo desiderano possono sviluppare da soli nel proprio pensiero, perché come dice Wilmshurst “nessuno può trasmettere a un altro le cose più profonde della Massoneria.

Ognuno deve scoprirli da sé percorrendo la via della comprensione.” E quella via della comprensione è la via, la via regale per noi, Fratelli e Cercatori, per comprendere cosa sta accadendo dentro di noi e intorno a noi.

Questo percorso dovrebbe condurci sulla via della ricerca della “parola perduta” che ogni Massone teoricamente cerca e spera di ritrovare con un adeguato insegnamento e con il proprio impegno.

Così, un vero Massone può capire quando il comandante dei fedeli, Ali, “la pace sia su di lui”, predice una certa distruzione a coloro che non hanno percorso il cammino regale della comprensione e che non si sono dedicati alla conoscenza di sé, e poi dice: “Chi non ha conosciuto se stesso si è smarrito dalla via della salvezza e vaga nell’errore e nell’ignoranza”.

Pertanto, chi non fa un solo passo verso l’autorealizzazione e chi la ignora completamente, secondo i sufi, non ha valore.

Hazrat Inayat Khan dice: “Lavorare sulla vita interiore mira a fare di Dio la propria realtà e non più solo una fantasia”, che è incomparabilmente il compito più impegnativo. È necessario stabilire un equilibrio completo tra amore – estasi, piacere e disciplina – praticità, scrive Rumi, e che un essere umano estatico è uno specchio lucido che non può fare a meno di riflettere. Ciò che amiamo è ciò che siamo. Quando il cuore è purificato, vediamo il Regno così com’è. Diventiamo un riflesso della luce. Quando viviamo nell’anima, tutto può servirci per la chiarezza. Una cosa è certa: lucidare lo specchio del cuore richiede disciplina.

E se riusciamo a farlo, rimanendo consapevoli di chi lo sta facendo, senza identificarci con i pensieri, le emozioni, le reazioni, le illusioni e il significato che abbiamo costruito dentro di noi, allora la Spiritualità è un’estensione naturale di noi stessi e si dispiegherà da sola. Perché la porta non è mai stata chiusa, ma la domanda è quando ci troveremo davanti.

Quindi, conoscere se stessi è un messaggio universale e una delle due uniche istruzioni della Massoneria… E quindi

Nel viaggio da te stesso a te stesso, o Hajjis (Hadžije),
perché con un viaggio del genere il Paese diventa una miniera d’oro
dall’acido e amaro al dolce
lascia che la strada ti porti
come migliaia di alberi da frutto germogliano dalla terra salata
da Shems dika Tabriz
guarda che miracoli
perché ogni albero acquista bellezza
quando viene toccato dallo splendore del sole
Rumi

In entrambi i casi, si tratta dell’unità della diversità della comprensione simbolica del percorso verso lo stesso obiettivo. In termini più semplici, sia le teorie che le pratiche vogliono un mondo migliore migliorando prima se stessi.

Br. sc. Nazif Hasanbegović GHP GCRAMBiH (grand high principle of a grand chapter royal arch masons) Worshipful Master Research Lodge Quatuor Coronati or. Sarajevo no. 7 Past Deputy Grand Master GL BiH Past Worshipful Master Lodge
Master in Scienze della Comunicazione e formatore certificato, con oltre 20 anni di esperienza professionale rilevante in discipline che trattano processi e modelli di comunicazione e comportamento nelle relazioni interpersonali, comunicazione con il pubblico, nonché in altre aree che includono vari aspetti della vita personale , comunicazione e interazione aziendale e sociale.
Dal 2005 si occupa di temi dell’apprendimento e della conoscenza esoterica nel contesto del dialogo interculturale.

Ebraismo e Massoneria

Michele Hagen

Fin dall’inizio del mio avvicinamento alla Massoneria ho notato moltissime analogie con l’ebraismo. Ringrazio gli organizzatori per avermi invitato a questa conferenza ed ho accettato immediatamente proprio per estendere a tutti queste mie sensazioni. Ci sono oggi molti Ebrei attivi nella Massoneria in Italia e altri paesi. Israele ha circa 90 logge massoniche con 5,000 membri. Gli Ebrei erano stati coinvolti anche nella fondazione di una moderna Massoneria nei primi del 1700 in Inghilterra. Sino ad allora non era loro permesso di partecipare a molte attività di vita quotidiana.

Il concetto del pensiero dell’Illuminismo di universalità di tutte le persone portò ad una società dove le credenze religiose della gente non interferivano con i loro diritti di cittadini. Agli Ebrei fu gradualmente permesso di esercitare i loro diritti di cittadini e perseguire la vita come desideravano. L’ebraismo come religione fu anche influenzato dall’Illuminismo, con lo sviluppo della Riforma dell’ebraismo che insegna un credere continuo nei concetti fondamentali della religione senza richiedere acquiescenza con tutte le regole severe di osservanza.
Molti Ebrei videro il loro ingresso nella Massoneria come parte della loro “emancipazione” dalle esclusioni legali e sociali. La Massoneria moderna era tanto un prodotto dell’Illuminismo quanto l’emancipazione degli Ebrei. Molti leader politici erano Massoni e se gli Ebrei avessero potuto unirsi a questa confraternita questo sarebbe stato un segnale della loro accettazione. Essi avrebbero potuto usare le opportunità presentate dalla loro partecipazione in un’organizzazione sociale con i cattolici per provare che la loro associazione avrebbe prosperato. La filosofia di fratellanza di tutte le persone della Massoneria stava ad indicare che essa avrebbe accettato anche gli Ebrei come membri. Ci sono molti temi comuni e ideali nei rituali, simboli e parole della Massoneria e degli Ebrei.

L’insegnamento di base dell’ebraismo è credere in un Dio che creò tutto nella nostra esistenza e che ci diede leggi da seguire, e i requisiti per agire onorevolmente e gentilmente verso ognuno. La fede in Dio, preghiera, immortalità dell’anima, carità e agire rispettosamente verso le persone sono elementi essenziali per la Massoneria così come per l’ebraismo, e chiaramente anche per le altre religioni. L’ebraismo insegna che la legge di Dio è contenuta nella Torah che è la Bibbia ebraica e i primi cinque libri di tutte le Bibbie. Agli Ebrei è insegnato che la Torah è la legge eterna data a noi da Dio il quale ha detto che essa è completa, mai sarà cambiata nemmeno da Dio, e mai può essere alterata da alcun mortale.
Questo può essere comparato con l’asserzione nei comandamenti Massonici che non è nel potere di nessun uomo fare innovazioni nella struttura della Massoneria In entrambi i casi questo potrebbe sembrare eccessivamente rigido, ma il principio è lo stesso. Massoneria e Ebraismo, così come le altre religioni e asserzioni di modelli etici, ci insegnano a disciplinarci e a tenere le nostre passioni sotto controllo. Seguiamo riti in sinagoghe e nelle logge Massoniche per sviluppare questa abilità.
Ci sono molte altre similitudini fra i migliori aspetti della Massoneria e Ebraismo. Alcune sono di un livello più alto, come la fede in Dio e un comportamento etico verso la gente, e altri banali come la tradizione di mangiare dopo il completamento dei riti.
Brevemente, dopo la nascita, ai maschi Ebrei è eseguita la circoncisione durante una celebrazione di famiglia in segno dell’alleanza che Dio stipulò con Abramo. I maschi Ebrei, compiuti i tredici anni, con un rito denominato “Bar Mitzvah”, divengono soggetti all’obbligo dell’osservanza dei comandamenti, sono accolti nella comunità in qualità di membri a tutti gli effetti e assumono le responsabilità religiose. Similmente la Massoneria stabilisce un patto con i nuovi iniziati, sono innalzati a un livello più alto solo dopo aver imparato i riti necessari per entrare a far parte della Massoneria.

Ebraismo e Massoneria, hanno grande rispetto e sostengono la libertà individuale. L’Ebraismo insegna che ognuno di noi è capace di fare del bene o del male, lo scopo del suo insegnamento è aiutarci a usare il nostro libero arbitrio per scegliere la via giusta. Massoneria insegna che quelli che sono sani dal punto di vista morale possono trovare la “luce” in Massoneria se lo desiderano in maniera spontanea. Il concetto di esercitare il libero arbitrio per accettare la legge e fare ammenda per trasgressioni passate è di “Rosh Hashanah” il capo d’anno e lo “Yom Kippur” il giorno dell’espiazione dei peccati. Per gli Ebrei il capodanno è una festa sacra, i primi i dieci giorni del nuovo anno servono per fare ammenda dei peccati passati e determinati a evitare futuri peccati. Similmente, la Massoneria insegna che tutti gli uomini dovrebbero sforzarsi di migliorare loro stessi moralmente e liberarsi da tutti i pregiudizi.
La luce è un simbolo importante sia per la Massoneria che per l’Ebraismo. Una delle feste ebraiche è Chanukah, chiamata la festa delle Luci, commemora la vittoria del popolo ebraico sui Babilonesi che avevano fatto della pratica della religione ebraica un crimine punibile con la morte intorno al 165 E.V. (E.V. sta per prima dell’era volgare, è usata nella religione ebraica come l’equivalente di A.C.).

La Luce è anche un simbolo importante per la Massoneria, rappresenta lo spirito Divino, libertà religiosa, e riconsacrazione del Tempio a Gerusalemme e del Tempio spirituale che sta in ognuno di noi.
Uno dei fondamentali simboli massonici è il Tempio di Salomone che compare anche come figura centrale della religione ebraica. Re Salomone, una delle figure più importanti della storia ebraica, lo è altrettanto per i rituali massonici e la maggior parte dei rituali si basa su storie relative alla costruzione del Tempio di Salomone.
Sia l’Ebraismo sia la Massoneria insegnano anche a sostenere l’autorità e i doveri dell’autorità nei confronti di coloro sui quali è esercitata tale autorità. Agli Ebrei è insegnato il rispetto e l’obbedienza verso genitori e rabbini, così come nella Massoneria si insegna l’autorità e i doveri di coloro che sono stati eletti in posizioni di leadership nella nostra confraternita.

Infine, Ebraismo e Massoneria si sforzano positivamente d’incoraggiare il sapere. Ciò ha portato ad un gran numero di Ebrei con brillanti carriere nelle scienze ed in altre professioni, e ciò spiega inoltre, in parte, il motivo del perdurare nei secoli di Massoneria ed Ebraismo. Coloro che incoraggiano la cultura garantiscono il perpetuarsi dei loro ideali.
Se pur Ebraismo e Massoneria presentano molti aspetti comuni, bisogna anche riconoscere che a causa di secoli di ripetuti tentativi di convertire gli Ebrei al Cristianesimo, agli Ebrei può risultare spiacevole la richiesta di formulare preghiere cristiane o comunque manifestare fede non ebraica. Alcune parti dei riti massonici utilizzano preghiere del Nuovo Testamento, fanno riferimenti a Santi ed alla croce come simbolo religioso (sebbene si dichiari che la croce è utilizzata come simbolo religioso in generale piuttosto che come simbolo religioso cristiano) ed almeno un’organizzazione massonica chiede ai suoi aspiranti membri di giurare appoggio alla fede cristiana. Gli Ebrei possono trattare con questi riferimenti ad altre religioni rimanendo tranquilli e non partecipando a tali parti della Massoneria. Non voglio tuttavia enfatizzare oltre questi punti, poiché il significato profondo della Massoneria – l’universalità di tutti i popoli – ha senz’altro un peso maggiore.

Michele Hagen, fiorentino classe 61, imprenditore.
È in massoneria dal 1996 e dal 2003 è Maestro.
Attuale MV della R.L.. UR all’oriente di Firenze.
È parte attiva della Comunità di Firenze. Esperto di ebraismo e kabbalah.

Massoneria e Induismo: una Connessione Spirituale

W Bro Dr Ddharaniikota Ssuyodhan PhD

Sia la Massoneria che l’Induismo hanno storie affascinanti. Sebbene abbiano avuto origine in contesti culturali molto diversi, entrambi condividono principi filosofici fondamentali.

Origini antiche e misticismo

La Massoneria, nata tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, porta con sé ricche tradizioni e simboli. L’induismo, una delle religioni più antiche, comprende una vasta gamma di divinità, filosofie e rituali. Nonostante queste differenze, entrambi enfatizzano profondamente il misticismo. I rituali della Massoneria sono intrisi di simboli esoterici e allegorie simili alle pratiche spirituali dell’Induismo come lo yoga, la meditazione e i rituali che mirano a connettere l’individuo con una realtà superiore.

Ricerca della conoscenza e dell’autorealizzazione

Sia la Massoneria che l’Induismo sottolineano la ricerca della conoscenza e dell’autorealizzazione. I massoni lottano per l’illuminazione, spesso simboleggiata dalla “Luce” della comprensione e della saggezza. Allo stesso modo, l’Induismo incoraggia una ricerca permanente della conoscenza attraverso “Jnana” (saggezza) e “Vidya” (apprendimento), guidando gli aderenti verso la realizzazione del loro vero sé, o “Atman”.

Quadro morale ed etico

Entrambi i sistemi danno priorità a forti quadri morali ed etici. La Massoneria pone un’enfasi significativa sulla fratellanza, sulla carità e sulla verità. I suoi membri sono incoraggiati a praticare virtù come integrità, compassione e giustizia. L’Induismo, attraverso principi come il “Dharma” (rettitudine) e il “Karma” (la legge di causa ed effetto), promuove allo stesso modo una vita improntata alla virtù, al comportamento etico e alla responsabilità sociale.

Accettazione e integrazione

L’induismo è noto per la sua inclusività, accettando varie forme di culto che rafforzano la fede in un potere supremo. La Massoneria è vista in una luce simile, come una pratica spirituale che può coesistere con le credenze indù. Figure come Cristo o Krishna ricevono un’accettazione simile. Figure indiane di spicco come Prosonno Coomar Dutt e Swami Vivekananda furono i primi ad adottarlo, integrando gli insegnamenti della Massoneria con le loro credenze indù.

Massoneria nell’India coloniale

Sotto il dominio britannico l’India subì cambiamenti sostanziali, non tutti vantaggiosi. Tuttavia, la Massoneria, con la sua enfasi sulla fraternità e sul soccorso fraterno, attirò l’interesse di molti indiani istruiti, specialmente a Bombay e Calcutta. In particolare, la Loggia Rising Star of Western India fu fondata nel 1843 come la prima loggia massonica aperta ai non europei, in seguito agli sforzi di Maneckjee Cursetjee e al sostegno di eminenti massoni britannici. Questo lodge ha creato un ambiente unico in cui gli indiani di varie religioni e comunità potevano interagire, favorendo amicizie e unità.

Eminenti massoni indiani

Diversi importanti leader indiani, come Sir Pherozeshah Mehta, Pandit Motilal Nehru e Fakhruddin Ali Ahmed, abbracciarono la Massoneria, considerandola una piattaforma per la crescita etica e spirituale. Anche magnati degli affari come Sir Dorabji Tata e giuristi come Dinshah Pirosha Madon vedevano valore nei suoi principi. L’impatto della Massoneria si estese al movimento indipendentista indiano, con metà dei presidenti del Congresso nazionale indiano che erano massoni, incluso Dadabhai Naoroji, che fu anche la prima persona non bianca eletta al Parlamento britannico.

Simbolismo e rituali

L’uso di simboli come la squadra e il compasso da parte della Massoneria risuona con la ricchezza simbolica delle pratiche indù. In entrambe le tradizioni, i rituali svolgono un ruolo fondamentale nel trasmettere significati più profondi e guidare i membri nel loro viaggio spirituale. Che si tratti della loggia massonica o del tempio indù, questi spazi sono considerati sacri, offrendo una connessione con il divino. Inoltre, l’esplorazione del simbolismo vedico da parte di Albert Pike nelle sue opere mostra quanto profondamente le tradizioni vediche abbiano influenzato i rituali massonici.

Unità nella diversità

La Massoneria accoglie individui di ogni ceto sociale, unendoli sotto l’obiettivo comune del miglioramento morale e spirituale. L’Induismo, con la sua miriade di credenze e pratiche, sottolinea che tutti i percorsi alla fine portano alla stessa verità. In questo modo, entrambi i sistemi celebrano l’unità nella diversità, promuovendo la conoscenza, la vita etica e una profonda connessione con il divino.

Conclusione

La Massoneria e l’Induismo, pur distinti nei rispettivi diritti, condividono un ricco arazzo di somiglianze. Queste filosofie condivise promuovono la conoscenza, la vita etica e una profonda connessione con il divino, dimostrando che la saggezza trascende i confini culturali e temporali. Come disse una volta Swami Vivekananda: “Il mondo è una famiglia” – Vasudhaiva Kutumbakam. Questa antica filosofia indù riflette l’unità e la fraternità che la Massoneria si sforza di coltivare tra i suoi membri, evidenziando il profondo legame spirituale tra queste due tradizioni.

W Bro Dr Ddharaniikota Ssuyodhan PhD, è stato avviato nel 2004 a St Johns Lodge 434 EC, Hyderabad. Ha ricoperto la presidenza orientale della St Johns Lodge nel 2012. Ha servito la DGL come Membro del Consiglio d’Amministrazione e Consigliere per più di 10 anni continuativi.
È organista del PDG, PDG Pr Sojr, PDG Dy DOC nel Capitolo. Era il DG Std Br, PDGJD, PDGSwd Br in Craft.
Attualmente è il Cappellano della nostra Loggia e il Gran Mentore del Distretto della Gran Loggia di Madras. Detiene anche il 32° grado nel Capitolo Sovrano Rosa Croce, probabilmente uno dei membri più giovani a cui è stato assegnato il 32° grado.
Gran Ispettore Distrettuale dei Lavori di Mark e Gran Grado di Distretto di RAM. Membro del Conclave Ramakrishna.

Riflessioni e Relazioni

Lucio Artini

Premessa

Per l’incontro di Cecina ho predisposto delle slides e sulle immagini e le parole che contenevano ho svolto il mio intervento come di solito accade. Per problemi connessi alla pubblicazione di questo intervento mi hanno chiesto di elaborare un testo scritto che inevitabilmente è più lungo del testo contenuto nelle slides che avevo a suo tempo preparato e che comunque saranno allegate a questo testo.
Il convegno è stato un successo abbiamo avuto più di 50 persone presenti, gli interventi sono stati seguiti con attenzione. Vi sono state alcune assenze evidenti, forse dovute al caso, almeno spero, che comunque attestano quantomeno un disinteresse, confermato dal fatto che poi nessuno degli assenti mi ha chiesto alcunché di quanto accaduto.
In particolare erano assenti quasi tutti gli appartenenti a famose organizzazioni e Logge e Distretti londinesi ed altri legati alle organizzazioni massoniche più numerose.
La nostra idea invece è stata ripresa in maniera autorevole si incontreranno esponenti della Chiese riformate, ebrei, induisti e musulmani per parlare di rapporti di Massoneria e Fedi religiose sulla piattaforma della Gran Loggia Unita di Inghilterra “Solomon Live”, l’incontro è intitolato Freemasonry & the Faiths”. Nell’aprile del prossimo anno si terrà un convegno con argomento analogo a Sarajevo.
Due erano le proposte importanti nel nostro convegno:
• porre in evidenza il dialogo fra Massoneria e confessioni religiose, spostando il fuoco dell’attenzione dalla Chiesa Cattolica alle altre Fedi, dove, malgrado qualche problema, nessuno ha mai pensato di scomunicare la Massoneria;
• rendere manifesto il fatto che negli ambienti della Massoneria regolare il dialogo fra ebrei e musulmani è sempre aperto e possibile.
Quando invece, l’Europa sembra essersi affiancata a quei settori dell’Islam che vogliono distruggere Israele.
Proposte queste che a molti massoni italiani non erano e non sono di alcun interesse, avendo un’altra concezione del ruolo della Massoneria, considerata come una recita dove si enfatizzano gli elementi formali, la corretta ripetizione di un testo imparato a memoria.
La Loggia di ricerca Quatuor Coronati di Londra ha organizzato numerosi convegni per fare il punto sul ruolo storico della Massoneria fra gli altri ricordo quelli sui 300 anni dalla sua fondazione, sui 300 anni dalle Costituzioni di Anderson. Di questo ultima conferenza sono stati recentemente pubblicati gli atti nel disinteresse quasi totale dei Massoni italiani, soprattutto di quelli che si dicono legati all’Inghilterra. Uno dei maggiori esperti della storia degli uomini della Massoneria è Ric Berman, i libri di Berman sono diffusi in tutto il mondo, ma sono poco acquistati in Italia. Il nostro convegno ha visto la non partecipazione di molti “inglesi” d’Italia. Anzi abbiamo, in precedenza abbiamo constatato l’esistenza personaggi fortemente critici del lavoro svolto dalla Quatuor Coronati di Londra.
Nel vuoto dei contenuti condivisi sia di analisi storica, che di analisi esoterica, potrebbe finire poi che ognuno mette il contenuto che meglio serve al proprio interesse.

Come e’ nata l’idea di un Convegno

Nel febbraio 2024 si e’ tenuto un incontro fra esponenti di alcune delle principali comunioni massoniche italiane ed esponenti della Chiesa Cattolica.
Il 20 febbraio 2024 ci siamo trovati a Londra per festeggiare i 100 anni della Certes Lodge erano presenti cristiani, appartenenti a varie confessioni, musulmani, ebrei ed induisti.
La cerimonia e’ trascorsa tranquilla ad un maestro venerabile italiano e’ succeduto un maestro venerabile nigeriano
Non ci sono mai stati problemi nella convivenza fra piu’ appartenenti a varie confessioni religiose, da questa constatazione e’ nata l’idea di questo meeting: far conoscere in Italia i molti punti di vista diversi rispetto a quelli della Chiesa Cattolica e della Massoneria locale.

La scomunica di Clemente XII 28 aprile 1738: una sorprendente continuità dal 1700 ad oggi

La prima scomunica:
Con la Bolla ‘In Eminenti Apostolatus Specula’ pubblicata il 28 aprile 1738, Papa Clemente XII, scomunica la Massoneria, la premessa alla Bolla è la seguente: ‘Condemnatio Societas seu conventicularum, vulgo De’ liberi muratori, aut Des francs massons, sub poenà excommunicationis ipso facto incurrend, eius absolutione, excepto mortis articulo, Summo Pontifici reservatà’.
Il testo dell’atto cui facciamo riferimento è tratto dal Bullarium Diplomatum et Privilegiorum Sanctorum Romanorum Pontificum”.
L’atto, secondo la mia analisi, appare soprattutto motivato da ragioni politiche più che da una decisa conoscenza e condanna dei rituali e dei contenuti che si esprimono tramite essi.
Il Pontefice scomunica la massoneria quasi fosse una eresia cristiana, una organizzazione cattolica che ha deviato dalla corretta dottrina della Chiesa di Roma.
Vediamo il testo della Bolla papale:

Già per la stessa pubblica fama Ci è noto che si estendono in ogni direzione, e di giorno in giorno si avvalorano, alcune Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Conventicole o Aggregazioni comunemente chiamate dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con altre denominazioni chiamate a seconda della varietà delle lingue, nelle quali con stretta e segreta alleanza, secondo loro Leggi e Statuti, si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta, contenti di una certa affettata apparenza di naturale onestà. Tali Società, con stretto giuramento preso sulle Sacre Scritture, e con esagerazione di gravi pene, sono obbligate a mantenere un inviolabile silenzio intorno alle cose che esse compiono segretamente … Tale fama è cresciuta in modo così considerevole, che dette Società sono già state proscritte dai Prìncipi secolari in molti Paesi come nemiche dei Regni, e sono state provvidamente eliminate.
Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o Conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, in quanto non si accordano in alcun modo né con le Leggi Civili né con quelle Canoniche; ammaestrati dalle Divine parole di vigilare giorno e notte, come servo fedele e prudente preposto alla famiglia del Signore, affinché questa razza di uomini non saccheggi la Casa come ladri, né come le volpi rovini la Vigna; affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca occultamente gl’innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, con il consiglio di alcuni Venerabili Nostri Fratelli Cardinali della Santa Romana Chiesa, e ancora motu proprio, con sicura scienza, matura deliberazione e con la pienezza della Nostra Apostolica potestà, decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici.

La Massoneria è da condannare perché permette che si ‘si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta’ e questa cosa è ad un tempo un danno sia per la ‘tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime’, e la condanna era totale: ‘decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo’, e ‘sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore’.
Poi il segreto, il giuramento sulla Bibbia, la preoccupazione condivisa da parte dei poteri temporali che già hanno operato contro la Massoneria, pericolo per il potere secolare ma anche per lo spirito, ed infine, dichiara, per altri motivi noti ma non dichiarati.
Scomunica quindi ed un trattamento pari a quella riservata agli eretici, che erano le pene e torture dell’inquisizione che potevano portare anche al Rogo:

Vogliamo inoltre e comandiamo che tanto i Vescovi, i Prelati Superiori e gli altri Ordinari dei luoghi, quanto gl’Inquisitori dell’eretica malvagità deputati in qualsiasi luogo, procedano e facciano inquisizione contro i trasgressori di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, e che reprimano e puniscano i medesimi con le stesse pene con le quali colpiscono i sospetti di eresia. Pertanto concediamo e attribuiamo libera facoltà ad essi, e a ciascuno di essi, di procedere e di inquisire contro i suddetti trasgressori, e di imprigionarli e punirli con le debite pene, invocando anche, se sarà necessario, l’aiuto del braccio secolare.

Un richiamo forte sia al popolo cattolico che ai suoi governanti, sappiamo quanto fosse potente la condanna di eresia verso i singoli od i gruppi e la minaccia di scomunica verso chi deteneva il potere secolare, che, di fatto, voleva dire che tutti erano svincolati dall’obbligo di obbedire allo scomunicato.
Il Pontefice era un fiorentino ed era sicuramente infastidito dalla presenza di una loggia Inglese a Firenze e questo per quattro motivi:
1) Gian Gastone dei Medici, l’ultimo erede della casata fiorentina non aveva eredi e con lui la dinastia si sarebbe estinta alla sua morte, quindi c’era nella sua città natale un problema di successione;
2) a Roma poi veniva ospitato con la sua corte Giacomo Stuart, pretendente alla corona britannica (Giacomo III d’Inghilterra e VIII di Scozia), di lì a pochi anni, finanziata dalla Chiesa di Roma, sarebbe stata organizzata una spedizione militare che avrebbe tentato di riportare sul trono inglese la dinastia cattolica degli Stuart;
3) la Corte di Roma e la famiglia Corsini erano sovente entrambe schierate contro gli Asburgo ed a favore di Francesi e Spagnoli, dalla guerra di successione austriaca, ai contrasti per l’elezione del nuovo imperatore dopo la morte del padre di Maria Teresa, ai conflitti per la successione del Granducato, mentre gli Asburgo erano sovente alleati con gli Inglesi;
4) il Vaticano non voleva e non vorrà a lungo che si consolidasse una presenza evangelica in Italia. Erano e saranno impediti con forza tutti i tentativi di radicare una presenza dei cristiani riformati in Italia, la Chiesa di Roma non ammetteva una presenza di altre confessioni. L’Inquisizione aveva operato in maniera rigorosa perché il monopolio romano fosse forte ed inattaccabile nei Regni italiani.
Si sovrappongono quindi motivi attinenti alla religione e ragioni legate ad interessi politici e dinastici.

IL PRIMO ATTO CONTRO LA MASSONERIA E’ DEL PONTEFICE FIORENTINO CLEMENTE XII – NON E’ QUI IL LUOGO DOVE ANALIZZARE QUESTO PROVVEDIMENTO
E’ SUBITO DA NOTARE CHE LE RAGIONI APPAIONO PIU’ POLITICHE CHE RELIGIOSE E SONO CHIARE LE PAROLE DEL MINISTRO TOSCANO DEL REGIO DIRITTO GIULIO RUCELLAI:

“La Società dei Frimasson è cosa affatto secolare, sì che non vi può entrare l’Ecclesiastico, e molto meno l’Inquisizione, alla quale non possono spettare che le cause di Fede e ciò è tanto vero che il qualche paese, dove si è creduto dover proibire questo ragionare, la proibizione si è fatta dal secolare, ma mai ch’io sappia dall’Ecclesiastico; e per questo fine, tra gli altri, non fu lasciata pubblicare la Bolla in Firenze. Ond’è che presentemente si ritiene un laico, suddito di S.A.R. nel S. Uffizio, per una causa affatto secolare, sì che per questa parte non può considerarsi, che come usi a carcere privato, che vale a dire, come il maggiore attentato, che.possa farsi alla maestà del Sovrano a cui solo è fidato da Dio il gran diritto sopra i Sudditi della vita, e della libertà ch’oggi vale alla vita medesima.”

LA MASSONERIA E’ UNA ORGANIZZAZIONE SECOLARE, NON. PUO’ ESSERE GIUDICATA DALLA CHIESA, QUANTO MENO DALL’INQUISIZIONE

The English lodges in Italy

La Massoneria e la Massoneria inglese in particolare con la scomunica vide fermata la sua diffusione nel centro/nord Italia.
Rafforzò la sua presenza nel regno delle Due Sicilie grazie alla protezione della Regina Maria Carolina(1752 – 1814) figlia del Massone Francesco Stefano di Lorena (1708 – 1765).
La rivoluzione francese e le spedizioni militari di Napoleone travolsero le Logge inglesi, fecero quello che non era riuscito all’Inquisizione.
Dai documenti presenti nell’archivio della Gran Loggia a Londra risulta che quasi tutte le Logge collegate3 a Londra furono cancellate dai registri inglesi nel 1813, ma che già da tempo non svolgessero alcuna attività.
E’ L’EFFETTO DELLA CONQUISTA DI NAPOLEONE E COSI’ SI DIFFUSE LA SUA “MASSONERIA”.
Apparentemente c’è una nuova libertà negli studi e nei costumi. Ma l’unico Stato indipendente, la Repubblica di Venezia è ceduta all’Austria, quadri, dipinti ed opere d’arte vengono rubati e portati in Francia.
Questa nuova Massoneria però sosteneva il dominio francese prima e napoleonico poi, tutti dovranno dare qualcosa per soddisfare le mire di conquista e lo sforzo bellico, in particolare la spedizione in Russia.
Ma infondo le classi dirigenti italiane erano abituate ad adeguarsi ai desideri dei dominatori stranieri di turno.

Alcune delle note presenti a Londra elencano tutte le Logge inglesi in Italia nel XVIII secolo e, inoltre, tutti i Gran Maestri provinciali. La nota più rilevante è quella dell’archivista e storico J. M. Hamill e ci fornisce un utile spunto sulle Logge italiane registrate nei registri U.G.L.E. Ecco il testo originale:

English Freemasonry in Italy

English Provincial Grand Masters in Italy
1740 Marquis des Marches for Savoy and Piedmont
1766 Niccolò de Manuzzi for Italy
1770 Caesar Pignatelli, Duke of Rocca for Naples and Sicily
1773 Count de Berney for Piedmont
Lodges in Italy on the English Registers
Premier Grand Lodge
1768 Lodge of Perfect Union No. 433 in His Sicilian Majesties Regiment of Foot, Naples
1769 Well Chosen Lodge No. 444, Naples
1771 Lodge of Perfect Union No. 410, Livorno
1771 Lodge of Sincere Brotherly Love No. 412, Livorno
1772 Union Lodge No. 438, Venezia
1772 Loggia No. 439 (no name) Verona
1775 Loggia Saint Jean de la Nouvelle Esperance No. 479, Turin
1778 Loggia No. 510 (no name), Messina
1780 Loggia no. 525 (no name), Naples
1781 La Loggia della Verità No. 440, Naples
1782 Old British and Ligurian Lodge No. 444, Genoa
Ancients Grand Lodge
1763 Loggia No. 117 (no name) at Livorno
1765 Loggia No. 138 (no name) at Salutation Tavern, Grand Street, Livorno.
The two main Italian Lodges, the one of the English in Florence and the one connected to the Stuarts in Rome, they were not found in the English records

Il Rito Scozzese

CON IL DOMINIO DI NAPOLEONE I SI DIFFONDE IL RITO SCOZZESE.
LA MASSONERIA LEGATA ALLA FRANCIA E’ STRETTAMENTE CONNESSA AI NUOVI DOMINATORI, E’ SUBALTERNA AI LORO INTERESSI POLITICI ED ECONOMICI.
Molte Logge francesi portavano il nome di Napoleone e dei suoi familiari. il 20 giugno del 1805 si tenne sempre a Milano l’assemblea della “Franca Massoneria”, cui parteciparono i Venerabile e i Sorveglianti di cinque Logge milanesi: Real Napoleone, Reale Giuseppina, L’Eugenio, L’Heureuse Rencontre e La Concordia.

Anche con la Chiesa Cattolica i rapporti si normalizzano: da un punto di vista normativo vengono stipulati dei concordati, mentre, da un punto di vista simbolico, Napoleone, come tradizione da parte dei vecchi Sovrani di Francia, cerca la legittimazione della Chiesa, auto incoronandosi di fronte al Pontefice.
Non era certo l’antico vassallaggio, ma comunque si cercava in qualche modo la legittimazione da parte della Chiesa Cattolica.

Torna in Italia la Massoneria Inglese

CON GIUSEPPE GARIBALDI TORNA IN ITALIA LA MASSONERIA INGLESE E VIENE RAGGIUNGTA L’UNITA’

Giuseppe Garibaldi (1807-1882) è membro di una loggia inglese e nella sua spedizione è sostenuto dalla Massoneria inglese.
John Belton scrive nel suo libro “A Questioning Eye on Freemasonry” che il protagonista principale, almeno come ruolo militare, dell’unificazione della Penisola fu Giuseppe Garibaldi che “era ed è sia un eroe nazionale che massonico in Italia, ma era anche un membro dei Philadelphes a Londra. I membri di questo stesso gruppo fondarono una brigata inglese che andò a combattere in Italia. Il sostegno britannico è forse una parte non raccontata della storia”.
Belton ci dice che un interesse per la politica italiana può sembrare strano oggi “…ma a metà del diciannovesimo secolo, in Gran Bretagna come altrove in Europa, era un grosso problema”. Garibaldi in particolare era una celebrità autenticamente popolare. Quando visitò Londra nel 1864, la sua popolarità era tale che si diceva che tra 100.000 e 500.000 persone avessero riempito le strade.
Garibaldi rimase nella Loggia di Londra per tutta la vita: “Garibaldi non si unì mai a una Loggia in Italia … Considerava la Massoneria un’organizzazione politica ed era frustrato dalla sua incapacità di usarla come tale. La Massoneria a sua volta usò Garibaldi come un esempio per promuovere la propria causa”.
L’appoggio degli inglesi a Garibaldi è fondamentale per il successo della spedizione, quando il generale tentò una nuova ed analoga spedizione su Roma prima fu fermato dai piemontesi, ferito gravemente in Aspromonte, poi dalle truppe francesi a Mentana, finì di fatto al confino a Caprera.
Quando il Comune di Palermo volle creare una medaglia commemorativa fu fatta un’apposita inchiesta del Ministro dell’Interno per trovare i 1084 che accompagnarono Garibaldi in Sicilia, combattuto al suo fianco, perché non si sapeva dove fossero finiti. Coloro che avevano rischiato la loro vita per unificare la Nazione.
Questo avveniva mentre il controllo della Massoneria sugli apparati pubblici era sempre maggiore.

Riconoscimento da parte della Massoneria Inglese

NEL 1862, RAGGIUNTA L’UNITA’ NAZIONALE COSTANTINO NIGRA, GRAN MAESTRO DEL GRANDE ORIENTE, CHIESE IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLA MASSONERIA INGLESE
NEL DICEMBRE DEL 1864, COME RICHIESTO DAGLI INGLESI, IL GRANDE ORIENTE INVIO’ A LONDRA I PROPRI STATUTI CON LA LETTERA CHE VEDETE ALLEGATA NELLE SLIDE

Il Grande Oriente fu riconosciuto dagli inglesi solo 110 anni dopo questa richiesta. Pertanto, il ruolo che Garibaldi ebbe in questo rifiuto è tutto da capire se consideriamo la sua presenza nella Massoneria inglese.
Trovo significativo che questa richiesta non sia stata accolta proprio in un momento in cui Garibaldi godeva di un’enorme popolarità in Inghilterra e aveva un ruolo ben definito nella Massoneria britannica.
Non comprendevo le ragioni del mancato riconoscimento della Gran Loggia inglese.
HO CAPITO COSA ERA SUCCESSO DALLO STORICO ARRIGO PETTACCO CHE IN UN INTERVENTO AD UN CONVEGNO HA RACCONTATO DI UNA LETTERA DI NIGRA A CAVOUR: l’obiettivo dei Piemontesi, in accordo con Napoleone III, spiega Pettacco, era di creare un Regno nell’Italia del Nord, al centro fondare un Regno con Gerolamo Napoleone mentre i Regni del sud ed il Pontefice sarebbero rimasti, grosso modo, come erano.
A Cavour del sud importava poco, anzi i piemontesi erano preoccupati perché Garibaldi portava la “rivoluzione”, spiega Pettacco. Costantino Nigra ambasciatore a Parigi, racconta sempre Pettacco, protesta in un a lettera indirizzata a Cavour per l’azione di Garibaldi, Pettacco usa la parola “filibustieri”, Cavour risponde con una metafora culinaria: “le arance sono già sul tavolo, i maccheroni sono quasi cotti…”.
Quindi i progetti della Massoneria italiana legata alla Francia cozzavano con le azioni di Garibaldi?
E’ vero che le Massonerie degli Stati preunitari sostenessero tutte i moti risorgimentali ed i progetti di unità nazionale? O erano questi ultimi dovuti ad una minoranza legata a Mazzini e Garibaldi ed appoggiata dagli inglesi?
IL LINK per chi vuole approfondire l’argomento può ascoltare l’intervento di Pettacco è: https://youtu.be/F0-edFBtewE?si=kKJOKOs5izafRS41

A Londra, le caratteristiche della neonata Massoneria italiana risultarono chiare sin dall’inizio.
Come ho detto uno dei primi Gran Maestri del Grande Oriente di Torino, Costantino Nigra, nel 1862 scrisse alla Gran Loggia d’Inghilterra comunicando l’avvenuta costituzione della Comunione Massonica.
Sempre del 1862 è la lettera con cui il Gran Segretario Gray Clarke della Gran Loggia d’Inghilterra rispondeva, a nome del Gran Maestro conte di Zetland, alla missiva di Nigra, dicendo in maniera chiara cosa fosse la Massoneria inglese:
“Il Gran Maestro dell’Inghilterra desidera che io vi offra le sue congratulazioni per questo prospero avvenimento, essendo egli pienamente convinto che la diffusione della Framassoneria in Italia sarà di gran beneficio a tutte le classi della umanità, e che una società come la nostra, fuori di ogni politico movimento ed avente per solo scopo il perfezionamento delle qualità intellettuali e morali di tutti quelli che ne abbracciano le massime, sarà ben vista ed apprezzata”.

La Massoneria non si occupa di politica e di religione: questa affermazione, spesso fatta, difficilmente corrisponde alla realtà italiana dove, di contro, in particolare a partire dalla diffusione della massoneria legata a Napoleone, la Massoneria è fortemente confusa con le attività politiche e di governo, non solo per quanto riguarda la gestione politica generale, ma anche il controllo degli apparati pubblici attraverso l’inserimento della rete degli uomini che le appartengono (il sottogoverno), dove prevalgono non le capacità ed i meriti, ma le appartenenze.
Ne consegue che nel momento in cui ricostruiamo la storia della Massoneria italiana, come nel caso di Costantino Nigra, è molto pesante l’influsso della Massoneria Francese e tramite di essa del governo francese, allora come oggi.

1860 – 1908 Il movimento evangelico e la massoneria in italia Saverio Fera – William Burgess – Teofilo Fay.

Una delle ragioni che hanno portato alla prima scomunica era stata la presenza di cattolici ed appartenenti ad altre confessioni religiose nelle Logge Massoniche di tradizione inglese ed impegno costante della chiesa Cattolica era impedire la diffusione delle confessioni riformate in Italia.

I moti del 1848 avevano visto l’appoggio del Pontefice in un primo momento, così vi parteciparono molti cattolici anche dei sacerdoti.
Parte di questi, espatriati dopo la rivoluzione del 1848, avevano cercato e trovato ospitalità nelle Chiese riformate, erano tornati in Italia e avevano continuato la loro opera a favore di coloro che volevano unificare la Penisola, ma erano diventati anche promotori delle religioni riformate. Tanto che fu coniato il termine di massoevangelismo

Tre erano le figure più importanti di massoni furono Saverio Fera (1850-1915), pastore della Chiesa libera prima e della Chiesa metodista poi, e massone. Il Pastore William Burgess, responsabile della Chiesa Metodista in Italia e membro della Anglo Saxon lodge di Roma ed il Pastore Episcopale prima e poi Valdese, Teofilo Gay, importante membro del Supremo Consiglio del Rito Scozzese
Gli Evangelici contribuirono alla fondazione della Massoneria nel nuovo Regno d’Italia, la loro presenza è una delle ragioni della ostilità della Chiesa Cattolica che aveva sempre cercato di riaffermare il legame e la legittimazione al potere dei vari Sovrani dei Regni italiani ed attraverso questo legame il controllo delle reti di assistenza e di solidarietà che sul territorio erano state fondate, nonché il mantenimento di un forte potere economico.
Avviene anche oggi in molti Paesi clericali, non solo cattolici, in cui le risorse dei Governi vengono utilizzate per finanziare le reti di sostegno della religione di Stato, i cui appartenenti vengono privilegiati nell’accesso agli impieghi pubblici.
Dopo l’unità nazionale, non subito, ma con il tempo, verranno emanate leggi che garantiranno la libertà di culto e passeranno ai comuni ed allo Stato il controllo degli enti di assistenza e di beneficienza, delle “opere pie”, in particolare con i governi di Francesco Crispi (1818 – 1901) ed il Gran Maestro Adriano Lemmi (1822 – 1906).
Crispi che poi avvicinerà la politica estera italiana a quella tedesca affrancandola dallo stringente legame con la Francia.

La rottura della Massoneria Italiana

Nel 1908 si rompe l’unita’ della massoneria italiana il Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato ritira la delega ad amministrare le logge del craft al Grande Oriente – Il fascismo perseguita evangelici e massoneria

Napoleone I aveva favorito la Massoneria che aveva contribuito a fondare al fine di controllare la classi dirigenti ed il potere politico in Italia. Napoleone III prima si era opposto alla unificazione del territorio italiano tentando di sostituire alla preminenza austriaca la propria. Poi tutelando lo Stato Pontificio, ha fermato i tentativi di Garibaldi di entrare in Roma.
Arriviamo al 1908: il governo e la massoneria francese vengono indicati dai gesuiti come responsabili del conflitto che portò alla divisione della Massoneria italiana.
Anche oggi le due obbedienze massoniche più numerose sono fortemente legate alla Massoneria francese e, mi domando se, anche oggi, riescano a influire sul Governo italiano?
Faticosamente i gruppi massonici italiani pre unitari si uniscono, grazie soprattutto al Gran Maestro Adriano Lemmi. Nella prima costituente massonica che si tenne a Roma dopo la conquista da parte dei bersaglieri le varie correnti culturali in cui si divideva la Massoneria italiana giunsero ad un compromesso.
In particolare è forte l’influenza di quelle componenti che, guardando a quanto accadeva in Francia, tendono ad affermare una Massoneria che si dedichi esplicitamente all’attività politica sostenendo le forze politiche progressiste e l’apertura alle componenti atee, o che rifiutavano un qualsiasi legame con le fedi religiose.

Nel 1908 il Supremo Consiglio del Rito Scozzese riprende la sua autonomia dal Grande Oriente ed in poco tempo fonderà una Gran Loggia che possa amministrare le Logge dei primi tre Gradi, riservandosi, come logico, l’amministrazione del Rito.

In una circolare inviata a tutte le comunioni massoniche del mondo il Grande Oriente accusò Saverio Fera, Sovrano Gran Commendatore del rito Scozzese Antico ed Accettato, di fare proselitismo a favore delle Chiese Evangeliche attraverso la Massoneria, così è scritto nella circolare che potete vedere assieme alle slides: “enopra nel Fera la smania e la necessità di accrescere proseliti, attraverso la iniziazione massonica, alla Chiesa speciale della quale è Ministro”.

Pochi anni dopo con l’avvento al potere del fascismo riprendono le persecuzione degli evangelici.
Il primo provvedimento simbolo della volontà del nuovo Regime fu la chiusura del Collegio Metodista costruito a Monte Mario destinato all’educazione dei figli delle Classi dirigenti liberali ne è l’episodio più importante.

Gli avvenimenti del 1908 l’opinione della Civiltà Cattolica

Saverio Fera era il capo della Massoneria tradizionale e spirituale per questa ragione fu definito durante la crisi del 1908 quale “Agente delle società bibliche protestanti”

NELLO SCONTRO CHE HA DIVISO GOI E PIAZZA DEL GESU’ SECONDO LA CIVILTÀ CATTOLICA PREVALSE IL GOI, COSA NON VERA, VEDIAMO COSA SCRIVEVA LA RIVISTA:
“Fra le quali la prima e più evidente si è che la corrente conservatrice o moderata, formata di massoni spiritualisti o deisti nell’ordine religioso e di opportunisti antisovversivi nell’ordine politico, fu definitivamente sbandata dall’organizzazione ufficiale della massoneria italiana e ridotta a non essere più che una quantità trascurabile nella vita pubblica del paese; il Fera, capo dei primi e per ciò accusato durante la crisi quale agente delle società bibliche protestanti, e l’on. Camera, capo dei secondi, e perciò trattato da emissario del governo per formare una massoneria giolittiana ad uso elettorale, furono scomunicati ed espulsi con tutti i loro aderenti dal Grande Oriente d’Italia, che domina interamente il rito simbolico e la grande maggioranza del rito scozzese,”

PIAZZA DEL GESU’ RIDOTTA AI MINIMI TERMINI
“Ma purtroppo, come aveva preveduto il pastore Gay nel suo colloquio con un redattore del Momento, i feriali rimasero pochi e si ridussero ben presto ai minimi termini; nella sua circolare del 24 agosto il Gran Maestro Ferrari potè contar trionfalmente sulle dita le logge e le camere disobbedienti e perciò demolite dal Grande Oriente, affermando che «scisma non vi era stato», che il «tentativo dei secessionisti era completamente e miseramente fallito» e che «il tempo avrebbe aperto gli occhi ai pochissimi illusi». E la Ragione di Roma dichiarò ripetutamente che «il tentativo fermano era passato definitivamente nel novero dei ricordi con un funerale di prima classe, ma senza eccessivo spargimento di lagrime».”

IL RUOLO DEL GOVERNO FRANCESE E DELLA MASSONERIA FRANCESE:
E il dissidio doveva farsi più aspro, quanto più la massoneria francese, tronfia delle sue vittorie, aizza a la sorella minore d’Italia e seguirne degnamente le orme gloriose, e il governo francese coi suoi mezzi morali, soffiava sul fuoco dell’anticlericalismo italiano, per creare una pubblica opinione a sé favorevole e trarsi dietro a rimorchio l’Italia nella guerra al cristianesimo…

PREVALGONO NEL GOI ANARCHICI GIACOBINI E SOCIALISTI:
“E come i repubblicani e i radicali, così i socialisti e perfino gli anarchici, già avversi alla massoneria, considerata quale una setta tenebrosa della borghesia sfruttatrice, non solo si rappattumarono e si strinsero alleanze con essa contro il comune nemico, il clericalismo, ma, specialmente dopo la vittoria del blocco popolare nelle lezioni municipali di Roma, entrarono in buon numero nelle logge per rinforzarne l’elemento giacobino e renderlo predominante, formando quella che il pastore Gay chiamò «miscela radicale e socialista, colla quale è impossibile andar d’accordo», poiché «il Braccialarghe (famoso agitatore anarchico ascrittosi alla massoneria) non può avere rispetto alla Bibbia e la Bibbia deve trovarsi sopra ogni altare massonico».”

ALLE CONFERENZE INTERNAZIONALI DI WASHINGTON NEL 1912 E LOSANNA NEL 1922 A RAPPRESENTARE IL RITO SCOZZESE IN ITALIA FU CHIAMATA LA COMUNIONE DI PIAZZA DEL GESU’, ACCADDE ESATTAMENTE L’OPPOSTO DI QUANTO LA CIVILTÀ CATTOLICA, RIVISTA DEI GESUITI, SCRIVEVA, ANCHE SE POI IL GRANDE ORIENTE RIMASE A LUNGO L’ORGANIZZAZIONE CON IL MAGGIOR NUMERO DI ADERENTI

Nel 1908 la massoneria italiana si dividerà nuovamente e il Supremo Consiglio del Rito Scozzese toglierà al Grande Oriente la delegazione per amministrare le Logge del Rito Scozzese fondando la propria Gran Loggia. Questo supremo consiglio chiamato Piazza del Gesù sarà in gran parte controllato dagli esponenti delle chiese evangeliche. Questo gruppo rappresenterà la massoneria scozzese italiana alle Conferenze di Washington del 1912 e alla Conferenza di Losanna del 1922. LA RIVISTA DEI GESUITI SOSTERRÀ LE TESI DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA E QUESTO NON DEVE SORPRENDERE.
Saverio Fera fu accusato durante la crisi di essere un agente delle società bibliche protestanti.

Nella raccolta di numeri del 1909 de La Civiltà Cattolica, anno 60, volume I pagine. 257 e seguenti; troviamo un articolo intitolato “La nuova evoluzione della massoneria italiana”. Gli eventi del 1908, secondo la rivista, hanno un’importanza “… insolita per le condizioni religiose e politiche della vita pubblica italiana …”, quindi è necessario portare all’attenzione dei lettori ciò che è accaduto “… per dedurre la necessità di combattere questa setta anticristiana con ogni mezzo, non solo in nome della religione, ma anche del vero patriottismo …”.
Nell’articolo la storia della massoneria italiana viene ripercorsa correttamente: è di derivazione francese, ma non ha mai spinto gli eccessi dei francesi, rivendicando l’ateismo in religione e il radicalismo repubblicano in politica. Infatti, mantenendo relazioni con la massoneria anglo-americana, che è più conservatrice, non ha abolito la formula che si riferisce al Grande Architetto dell’Universo e mantiene il divieto di discutere di politica e religione nelle logge.
Una massoneria che ha così concentrato, seguendo le tradizioni garibaldina e mazziniana, la sua attività in: “… guerra al Papato e alla legge delle garanzie, agli ordini religiosi, al catechismo nelle scuole, al matrimonio e ai funerali religiosi, al clero e alla Chiesa in generale, per ottenere, con il trionfo del secolarismo, la distruzione del clericalismo, cioè del cattolicesimo in Italia; tutto ciò, naturalmente, in nome della libertà di coscienza …”.
Tuttavia, rimase una massoneria più tradizionalista, che aveva necessariamente scontrato: “… con il centro e la sinistra, entrambi devoti al giacobinismo francese e desiderosi di trapiantarlo in Italia, specialmente dopo il trionfo della massoneria con il governo Combes, l’abolizione del concordato, la separazione della Chiesa dallo Stato e la riabilitazione di Dreyfus.“.
L’articolo sostiene che la massoneria francese aveva agito sulla massoneria italiana fomentando conflitti per portare gli italiani alle proprie posizioni.
Lo scontro viene reso pubblico dai giornali e i gesuiti si scagliano contro il Grande Oriente dichiarando che i moderati: “… furono scomunicati ed espulsi dal Grande Oriente d’Italia che domina interamente il rito simbolico e la grande maggioranza del rito scozzese …”. L’articolo conclude che così qualsiasi ostacolo interno al considerare quell’arte in modo giacobino è stato rimosso. Gli Statuti modificati nel senso che la massoneria doveva perseguire il pensiero democratico e la lotta contro il privilegio.

IN UN CERTO QUAL MODO LA MASSONERIA ITALIANA FILO FRANCESE CREA UNA SORTA DI ASSE CON LA CHIESA CATTOLICA:
– NAPOLEONE I GIUNSE AD UN ACCORDO CON IL CONCORDATO, CERCANDO DI OTTENERE PER LA SUA FAMIGLIA E LA SUA NUOVA NOBILTÀ UNA SORTA DI LEGITTIMAZIONE, COME ERA TRADIZIONE PER I SOVRANI DELLA CASATA DEI BORBONI, DA PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA.

– NAPOLEONE III PRIMA TENTERÀ DI SOTTOPORRE IL NUOVO REGNO ITALIANO ALLA SUA EGEMONIA, CONTROLLANDO UN REGNO SULL’ITALIA CENTRALE, ACCORDANDOSI CON IL PONTEFICE ED I BORBONI CHE GOVERNAVANO L’ITALIA MERIDIONALE.
SCONFITTO DA GARIBALDI QUESTO PROGETTO, RAGGIUNTA L’UNITA’ DEI REGNI DEL NORD E DI QUELLI MERIDIONALI, NAPOLEONE III DIFESE CON LE ARMI E GLI ACCORDI POLITICI CON IL NUOVO REGNO LO STATO DELLA CHIESA, BLOCCANDO PER BEN DUE VOLTE LE SPEDIZIONI DI GARIBALDI (INDIRETTAMENTE LA PRIMA E DIRETTAMENTE NELLA SECONDA).
– NEL 1908 CON LA SCISSIONE FRA LE DUE ANIME DELLA MASSONERIA ITALIANA, LA CIVILTA’ CATTOLICA SPIEGA CHE IL GRUPPO PREVALENTE ERA QUELLO DEL GRANDE ORIENTE LEGATO ALLA FRANCIA ED ANCHE OGGI I DUE GRUPPI MASSONICI ITALIANI PIU’ NUMEROSI SONO LEGATI ALLE LOGGE FRANCESI.

La scissione del 1908, come spiega la Civiltà Cattolica ispirata dai francesi, indebolì la massoneria e le politiche anti francesi del governo.
Il Grande Oriente attaccherà gli esponenti delle Chiese Evangeliche in Italia che subito dopo verranno osteggiate dal fascismo, fermandone lo sviluppo e la diffusione.

Il Concilio Vaticano II – il negoziato con il GOI

Padre Rosario Esposito (1921 – 2007) ha scritto un libro in cui racconta quanto accaduto, il testo si intitola “La riconciliazione tra Chiesa e Massoneria”, Longo Editore, 1979.

Anche durante questo negoziato la Chiesa Cattolica, almeno un settore significativo, vede nel Grande Oriente con le sue caratteristiche ed i suoi legami con la Francia l’interlocutore privilegiato.

Negli anni ’70, subito dopo la conclusione del Concilio Vaticano II con le sue aperture ai non credenti e alle altre religioni cristiane, furono organizzati alcuni incontri tra esponenti della massoneria ed esponenti della Chiesa cattolica, in particolare in Austria, Germania e Italia, tanto che si può dire che si aprì una vera e propria trattativa.
In Italia, promotore degli incontri fu da una parte il Grande Oriente d’Italia, dall’altra il gesuita padre Antonio Caprile, il paolino padre Esposito Rosario Franco, e monsignor Vincenzo Miano responsabile della “Segreteria per i non credenti e la Massoneria”.
Ad alcuni di queste riunioni partecipò il professor Augusto Comba, che ne parla nel suo libro “Valdesi e Massoneria – due minoranze a confronto”.
Comba, ha partecipato agli incontri in qualità di membro della delegazione del Grande Oriente, ne sottolinea la reciproca strumentalità: “… Ero consapevole del carattere strumentale, diplomatico, mediatico che l’iniziativa aveva per entrambe le parti. Dopotutto, erano essenzialmente interessati ai riflessi della vicenda sulla Gran Loggia d’Inghilterra. Se il Grande Oriente d’Italia poteva rappresentare la Massoneria per il Vaticano, probabilmente lo faceva tramite sussurrate autorizzazioni londinesi. E ciò che interessava a Gamberini era l’avvio del processo, che sarà proseguito l’anno successivo dal suo successore Salvini, verso il riconoscimento britannico”.

ERA COMUNQUE GRANDE LA CONFUSIONE
Don Miano ricorda, in una sua prefazione al libro, l’istituzione del Segretariato per i non credenti da parte di Papa Paolo VI nel 1965.
Per non credenti si intendevano coloro che “non hanno o rifiutano alcuna fede religiosa”, tale si considerava comunemente la Massoneria e solo nel 1979, Don Miano si rese conto che “i Massoni non sono e non possono essere considerati non credenti”.
È chiaro che la convinzione era che la Massoneria fosse rappresentata non dalla cosiddetta Massoneria regolare o anglosassone, ma dal filone legato al Grande Oriente di Francia, ateo e volto all’affermazione di ideali progressisti nella società laica. Questo valeva anche negli anni del dialogo con la Chiesa Cattolica con i Gran Maestri Gamberini e Salvini, anni in cui la Loggia Propaganda due passava sotto il controllo di Licio Gelli.

Grande Oriente ancora una volta legato alla Massoneria francese: si riaffermava di fatto l’asse Francia, Grande Oriente, Chiesa Cattolica.

la posizione della UGLE rispetto alla religione

A Londra la posizione della UGLE rispetto alla religione rimane e rimase sempre la stessa – non credo che molti in Italia la conoscano
Nel dicembre 2023, la UGLE pubblica una dichiarazione approvata dalla Gran Loggia nel settembre 1962, precisando che il Border non vede alcuna ragione per raccomandare alcuna variazione ad essa:

RELAZIONE TRA MASSONERIA E RELIGIONE

“Il Border ha dedicato la massima considerazione a questo argomento, convinto che sia di fondamentale importanza per la reputazione e il benessere della Massoneria inglese che non esistano malintesi all’interno o all’esterno dell’Ordine.
Non si potrà mai affermare con sufficiente fermezza che la Massoneria non è né una religione né un sostituto della religione.
La Massoneria cerca di infondere nei suoi membri uno standard di condotta e di comportamento che ritiene accettabile per tutti i credi, ma si astiene attentamente dall’intervenire nel campo del dogma o della teologia.

La Massoneria, quindi, non è concorrente della religione, anche se nell’ambito della condotta umana si può sperare che il suo insegnamento sia complementare a quello della religione.
D’altra parte, il requisito fondamentale che ogni membro dell’Ordine creda in un Essere Supremo e l’accento posto sul suo dovere verso di Lui dovrebbero essere una prova sufficiente per tutti, tranne quelli volontariamente prevenuti, che la Massoneria è una sostenitrice della religione poiché entrambe richiedono un l’uomo deve avere una qualche forma di credo religioso prima di poter essere ammesso come massone, e si aspetta che una volta ammesso continui a praticare la sua religione.”
Adrian Marsh Grand Secretary

Il pro Grand Master’s

Il pro Grand Master’s nel suo indirizzo contenuto nella Quarterly Communication of Grand Lodge – del dicembre 2023 – ricorda i valori, la tradizione e le costituzioni a cui si ispira la UGLE:

“La risposta è semplice e immediata: le Costituzioni del 1723 racchiudono i valori illuministi su cui si fonda la Massoneria, così come praticata dalle Grandi Logge Regolari rappresentate in questa sala. Questi valori sono essi stessi incentrati su nozioni di felicità umana, ricerca intellettuale, miglioramento personale e perseguimento della conoscenza basata sulla ragione e su ideali che includono libertà, tolleranza religiosa, governo costituzionale e società meritocratica. Questi valori sono ulteriormente sostenuti nella nostra Massoneria dalla fede in Dio, secondo la nostra stessa Fede: sono sicuramente tanto attuali oggi nel 2023 quanto lo erano nel 1723.
Purtroppo molti di questi valori sono costantemente minacciati nel mondo di oggi. Dobbiamo impegnarci costantemente affinché il faro dell’illuminismo rappresentato dalla Massoneria e i valori dei pensatori e filosofi illuministi non siano sepolti dall’intolleranza, dalla superstizione e dalla violenza.
Fratelli, tutti noi abbiamo il dovere di essere fedeli ai nostri obblighi e di comportarci in questa vita secondo i principi massonici.
Cerchiamo di articolare una dichiarazione moderna su come dovremmo vivere la nostra vita con quattro parole: “Integrità, Amicizia, Rispetto, Servizio”. Questo è volutamente laconico o, se preferisci, breve e facile da ricordare, ma cattura l’essenza di cosa significhi essere un Massone nel ventunesimo secolo.
È importante ricordarlo perché tutti noi, qualunque sia il nostro rango o posizione nella Società o addirittura all’interno della Massoneria, dobbiamo agire di conseguenza.
Come avete visto la scorsa settimana, Fratelli, nel nostro First Rising, ci troviamo anche a dover dichiarare pubblicamente ancora una volta che la Massoneria, così come praticata da questa Gran Loggia e dalle altre rappresentate qui oggi, è secolare, non religiosa e non politica.
Non è né una religione né un sostituto della religione.
I nostri membri devono professare una fede in Dio, una fede che rimane personale per loro. La nostra orgogliosa storia di tolleranza religiosa non ha nulla a che fare con l’“indifferentismo” di cui siamo ingiustamente accusati. Come riconoscono i nostri membri di ogni credo, siamo fermi nel sostenere la fede religiosa e i principi che ho già affermato, di integrità, amicizia, rispetto e servizio, ispirano i nostri membri a sforzarsi di essere persone migliori e cittadini migliori, orgogliosamente impegnati nelle comunità in che viviamo.

Per evitare che qualcuno dica che si tratta di una innovazione della Massoneria, concludo citando due illustri Massoni del XVIII secolo, il Secolo dell’Illuminismo.
George Washington ha commentato: “Il grande obiettivo della Massoneria è promuovere la felicità della razza umana”.
Mentre il re Federico II, o Il Grande, di Prussia affermava che il suo sostegno all’Arte derivava dai suoi obiettivi: “l’elevazione intellettuale degli uomini come membri della società e il renderli più virtuosi e più caritatevoli”.

Concilio massonerie maschili e femminili: si ribadisce il valore della tradizione

La Massoneria inglese è stata criticata ed è stata accusata di avere delle organizzazioni con un solo genere presente ed è stato richiesto che unica fra tutte le associazioni i suoi membri debbano dichiarare la loro pubblica appartenenza che è dichiarata e pubblica come si evince dalle foto sulle riviste e dai numerosi eventi pubblici che organizza.
A differenza di quanto sovente accade in Italia ,non si occupa di politica, non ha una gerarchia vincolante esterna a quella interna massonica, rivendica il merito come criterio di selezione, svolge continue attività pubbliche.
La risposta a queste critiche, che sono molto probabilmente riconducibili a correnti culturali oggi di gran moda, è stata la costituzione di un Concilio che unisce le Massonerie maschili e femminili e la rivendicazione dei valori tradizionali.

Sabato 29 giugno 2024 sull’argomento viene pubblicata la First Rising – the official newsletter for members of United Grand Lodge of England:

“Avendo stabilito che sia la Massoneria femminile che quella maschile desiderano mantenere logge con un unico genere, crediamo che la creazione di un Consiglio per la Massoneria in Inghilterra e Galles fornirà un processo formale attorno alla forte collaborazione con la Massoneria femminile che abbiamo sempre avuto. Il Consiglio è composto dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, dall’Ordine delle Donne della Massoneria e dall’Onorevole Fraternità degli Antichi Massoni. Sebbene si tratti di una collaborazione formale, non avrà alcun potere sulle singole Grandi Logge, né si tratta in alcun modo di una fusione e non avrà alcun impatto sulla regolarità di alcune o di tutte.
Gli scopi principali del Consiglio saranno:
– Garantire che i principi fondanti del merito, della tolleranza, della diversità e dell’inclusione siano avanzati e rispettati;
– Garantire che i valori comuni, come il servizio alla comunità, possano essere ottimizzati su larga scala;
– Allineare e coordinare le comunicazioni e l’impegno con il governo, i regolatori, le autorità religiose e la stampa;
– Promuovere e sostenere le sfide legate all’adesione di ciascuna delle Grandi Logge;
-Rendere disponibili e stanziare, ove opportuno, risorse e strutture per il bene e il beneficio generale della Massoneria maschile e femminile.”

Rispetto delle diverse opinioni e dei diversi percorsi di fratellanza e conoscenza, rispetto delle antiche tradizioni a fronte di chi vuole affermare nuovi dogmi.

Lo scontro fra Massoneria e Chiesa Cattolica ha come origine un contesto culturale antico

Appare evidente che le origini del confronto fra Massoneria e Chiesa Cattolica sono legate a 3 principali ragioni:
– la nuova Accademia piaceva alle classi dirigenti europee,
– valorizzava le conoscenze scientifiche e difendeva il metodo di Galileo rispetto alle tradizionali concezioni ed era composta da persone che viaggiavano e conoscevano nuovi mondi e culture,
– infine poteva diventare un tramite per l’ingresso delle religioni evangeliche in Italia.
– La Chiesa Cattolica vede al suo interno da sempre confrontare un’anima spirituale ed una rivolta ai poteri temporali e che cerca di farsi sostenere dai Governo cui fornisce legittimazione culturale.
Ne consegue che nel 1700 il Pontefice non voleva perdere il controllo sulle classi dirigenti e sulle istituzioni culturali, né voleva che si consolidassero comunità legate alle Chiese evangeliche in Italia. Non caso osteggerà nel 1900 quella Massoneria di Piazza del Gesù che al suo vertice vedrà gli appartenenti alle Chiese Riformate.
Si cerca la conversione attraverso l’esempio e la predicazione o con l’aiuto del potere secolare?
Oggi la soluzione del confronto rimane quella invocata dal Ministro Rucellai: la Massoneria è un’organizzazione secolare a cui la Chiesa Cattolica non si deve interessare, oggi che un dialogo sembra essere in corso questo principio ne dovrebbe essere il fondamento, e non altro, magari peggio un riconoscimento del rispettivo potere profano.
CON IL CONVEGNO DI CECINA MI SONO RESO CONTO CHE ESISTONO DUE MODI DI CONSIDERARE LA MASSONERIA IN ITALIA: UNO CHE CONSIDERA CENTRALE L’ASPETTO FORMALE DELL’APPARTENENZA MASSONICA, RICONDOTTO AD UNA ABILE RECITA. L’ALTRO CHE SEGUE I PERCORSI DI STUDIO E DI APPROFONDIMENTO PROPOSTI DALLE LOGGE DI RICERCA: SIA PER LA PARTE STORICA (GLI UOMINI CHE LA FONDARONO) CHE PER QUELLA RITUALE/ESOTERICA, INDIVIDUANDO ELEMENTI COMUNI E CONDIVISI NELLA RICERCA DI UN PROPRIO PERCORSO INDIVIDUALE.

Lo scambio delle conoscenze

Sicuramente il metodo scientifico, le Accademie, Galileo e comunque un approccio diverso alla conoscenza della natura, hanno posto le basi della futura rivoluzione industriale, la libertà di studio e di conoscenza è uno dei meriti della Massoneria. Mentre in Toscana il fenomeno si bloccò, in Inghilterra con la Royal Society ed altre istituzioni scientifiche proseguì.
Questo processo culturale coincise con un’epoca di grandi viaggi e scambi culturali. Nell’analisi attuale dei viaggi intrapresi da commercianti e studiosi nel 1600/1700, è tutto ricondotto oggi spesso solo al desiderio di dominio politico/economico, viene altresì totalmente sottovalutato l’interscambio culturale sostituito da ricostruzioni fantasiose.
UNO SCAMBIO CULTURALE DI CUI SIAMO PARTE, di cui troviamo traccia negli scritti massonici, nei rituali massonici. Di cui questo incontro è dimostrazione concreta.
La Massoneria è un organizzazione secolare che si occupa in maniera chiara del pensiero dei grandi sapienti, di coloro che sono stati e di coloro che verranno e non di Dogmi o di Riti religiosi:
Conosce Confucio che diede alla Cina la sua dottrina morale
Conosce Zaratustra che ha insegnato agli Arii della Battriana ad adorare il Signore onnisciente Ahura Mazda
Conosce Gotama il Buddha che ha rinunciato a tutti i privilegi per aprire la via che porta alla fine della sofferenza
Conosce Mosè, salvato dalle acque e che venererà il Dio unico
Conosce Ermete Trimegisto tre volte grande, possessore della scienza dell’Antico Egitto
Conosce Rabbi Jeshua che diede la vita per la salvezza degli uomini
Conosce Maometto che spiegò che Allah impone la giustizia, la benevolenza e la generosità
Conosce colui che verrà domani: perché la catena della ricerca non si è mai spezzata, né mai si spezzerà

Le confessioni religiose new mondo

SE VERIFICHIAMO I NUMERI DEGLI APPARTENENTI ALLE VARIE CONFESSIONI RELIGIOSE CI RENDIAMO CONTO CHE I CATTOLICI SONO UNA MINORANZA E CHE E’ NECESSARIO AMPLIARE GLI ELEMENTI DI ANALISI ANCHE ALLE ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE.

SE CERCHIAMO I NUMERI DEGLI APPARTENENTI ALLE CONFESSIONI RELIGIOSE SU INTERNET GOOGLE RISPONDE: Cristiani 29,6% (cattolici 17,1%, evangelici e altri cristiani 9,9%, ortodossi 2,6%), musulmani 23,1%, ebrei 0,2%, religioni orientali 26,2% (induisti 15,2%, buddhisti 5,1%, altre religioni orientali 5,9%), religioni tradizionali 2,6%, altri gruppi 3,5%, atei e agnostici 14,8%.
In una visione non eurocentrica del mondo così come lo è quella della Massoneria, la centralità della religione cattolica non ha più ragione di essere, anche numericamente, salvo forse in Francia, Spagna ed Italia.

Riflessioni-e-Relazioni-Lucio-Artini

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Lucio Artini si laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà “Cesare Alfieri”, corso di indirizzo storico-politico – Storia Moderna e Contemporanea.
Ha collaborato con le riviste “L’Uomo” e “Officinae”.
Nel 2014 ha pubblicato il libro “Beato Gregorio X il Papa Crociato: il Papa templare?”.
Ha presentato con colleghi relazioni ai convegni dalla Loggia Quatuor Coronati al Queen’s College di Cambridge nel 2016 e nel 2023, ad Alessandria – Washington nel 2018, ha presentato una relazione a Bordeaux – ICOM 2019.
Ha partecipato con un opuscolo alla conferenza ICHF di Edimburgo nel 2013.
È attualmente membro della Loggia Lorenzo il Magnifico n.52 a Firenze e della Loggia Mount Sinai 8993 a Londra.
E’ membro del Consiglio di Diffusione Culturale Limited

La Chiesa Anglicana e la Massoneria

W. Bro. Martino G. A. Cartella, SLGR

Introduzione

I rapporti tra la massoneria e la Chiesa anglicana sono complessi e variegati, influenzati da secoli di storia e da differenti posizioni teologiche e sociali.
Da un punto di vista storico, la massoneria moderna ebbe origine in Inghilterra all’inizio del XVIII secolo, periodo in cui la Chiesa anglicana era la religione di stato. Molti dei primi massoni erano membri della Chiesa anglicana, inclusi alcuni dei suoi leader. Tuttavia, sin dall’inizio, la massoneria si presentò come un’organizzazione laica che accoglieva persone di diverse fedi religiose.

La Chiesa d’Inghilterra ha ribadito “preoccupazioni significative” riguardo al fatto che i cristiani diventano massoni in mezzo alle rinnovate polemiche sulla presenza dell’organizzazione nel cuore dell’establishment britannico. Christopher Cocksworth, vescovo di Coventry, ha segnalato un rapporto del 1987 pubblicato dalla chiesa che evidenziava “una serie di ragioni fondamentali per mettere in dubbio la compatibilità tra Massoneria e cristianesimo”.

Il vescovo stava rispondendo a una domanda presentata al Sinodo generale della chiesa, riunito a Londra, che chiedeva informazioni sui servizi che celebravano il 300° anniversario della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE) tenuti in “un certo numero” di cattedrali anglicane.
Cocksworth ha affermato che tali dati non sono stati raccolti o monitorati a livello centrale, ma ha aggiunto che i servizi delle cattedrali sono non possono contravvenire né al diritto canonico né alla dottrina della chiesa.

Anche il direttore delle comunicazioni dell’UGLE ha detto che l’informazione non era “a portata di mano”, ma ha aggiunto: “I servizi tenuti in varie cattedrali erano servizi normali secondo il libro di preghiere e non si discostavano dalla normale pratica anglicana”.
“Il Sinodo anglicano non è mai giunto ad una conclusione sulla compatibilità tra Massoneria e cristianesimo. Il rapporto del 1987 sollevava quelle che [esso] definiva “questioni serie” e il sinodo raccomandava che fossero discusse in tutta la Chiesa. Per quanto ne sappiamo, queste discussioni non hanno mai avuto luogo”.

Punti di Contatto: 1. Valori Comuni

Molti anglicani erano (e sono) massoni. La massoneria ha sempre attratto membri della classe media e superiore inglese, gruppi nei quali la Chiesa anglicana era fortemente rappresentata.

Punti di Contatto: 2. Valori Condivisi

La Massoneria e la Chiesa anglicana condividono diversi valori, come la carità (beneficenza), la filantropia e l’importanza della morale personale.

Canterbury è stata tra le cattedrali che hanno tenuto servizi per il terzo centenario della U.G.L.E. nel 2017. Secondo la Grande Loggia del West Kent, il servizio del 18 febbraio 2017 è stato preparato in collaborazione con il reverendo dottor Robert Willis, il Decano della cattedrale di Canterbury, che ha anche pronunciato il sermone.
Un avviso dal sito web della West Kent riportava: “Ci raggiungeranno molti dei Grandi Ufficiali del Craft e del Capitolo del Sacro Arco Reale insieme ai Fratelli delle Gran Logge di East Kent, West Kent, Surrey e Sussex”,
La cerimonia religiosa fu possibile dopo che i massoni del Kent, Sussex e Surrey hanno raccolto 300.000 sterline per il restauro del transetto nord-ovest della cattedrale di Canterbury.

Punti di Conflitto: 1. Segretezza

La natura segreta dei rituali massonici ha suscitato sospetti e critiche da parte di alcuni membri della Chiesa anglicana.
La segretezza era vista come incompatibile con la trasparenza richiesta dalla vita cristiana.

Lambeth Palace ha confermato che Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e capo della chiesa anglicana, non era, né era mai stato, un massone. Il suo predecessore, Rowan Williams, era un oppositore della Massoneria. Subito dopo la sua nomina, il nuovo arcivescovo di Canterbury ha affermato di ritenere che il cristianesimo e la massoneria siano “incompatibili” e si è rifiutato di nominare ecclesiastici a incarichi di alto livello perché sono membri della Confraternita. Tuttavia, nel 2011 è stato coinvolto in polemiche dopo nominando un noto libero muratore come vescovo di Ebbsfleet.
Geoffrey Fisher , arcivescovo di Canterbury dal 1945 al 1961, ricoprì la carica di Gran Cappellano della U.G.L.E.
Come se, non dico il Papa, ma il Cardinale Segretario di Stato fosse il Cappellano del GOI o della GLRI.
Il rapporto della chiesa del 1987 affermava che era “chiaro che alcuni cristiani trovavano inquietante l’impatto dei rituali massonici e alcuni li percepivano come positivamente malvagi”.

Si affermava che i cristiani si erano dimessi dalle logge massoniche “proprio perché percepivano la loro appartenenza ad esse come in conflitto con la loro testimonianza e fede cristiana”.

Punti di Conflitto: 2. Teologia

La massoneria è spesso considerata un’organizzazione deista, che promuove una credenza generica in un “Essere Supremo” piuttosto che in un Dio specificamente cristiano. Questo approccio teologico è in contrasto con l’ortodossia cristiana della Chiesa anglicana.

L’Associazione delle cattedrali inglesi ha affermato: “Le cattedrali forniscono un luogo di culto e di accoglienza. Sebbene la Chiesa abbia avuto un rapporto difficile con il movimento massonico, condividiamo un’umanità comune e nessuno metterebbe in dubbio il suo impegno verso la carità e la comunità. Alcune delle nostre cattedrali hanno ospitato servizi speciali organizzati dai Massoni nello stesso modo in cui ospiterebbero servizi per un’ampia varietà di diversi gruppi e organizzazioni comunitarie, nello spirito di apertura e accoglienza”.

Justin Welby non è ora, né è mai stato un massone, ha detto questa settimana un portavoce di Lambeth Palace alla stampa. Tuttavia, lo staff dell’arcivescovo ha rifiutato di commentare le opinioni dell’arcivescovo sulla compatibilità tra massoneria e cristianesimo.

Mentre il suo predecessore, Lord Williams, era un esplicito oppositore della massoneria, bloccando i massoni dalle posizioni di rilievo nella chiesa, il suo successore finora è rimasto in silenzio. Il Sinodo Generale del giugno 1987 a York cercò di fissare posizione ufficiale della Chiesa d’Inghilterra sulla massoneria ritenendo che cristianesimo e massoneria non fossero compatibili.

Posizioni Ufficiali: 1. Chiesa Anglicana

Non esiste una posizione ufficiale unica della Chiesa anglicana sulla massoneria, poiché le opinioni possono variare tra le diverse province anglicane e persino tra singoli membri del clero e laici. Alcuni leader anglicani hanno criticato la massoneria, mentre altri hanno mostrato tolleranza o persino supporto. L’Arcivescovo di Canterbury ha ceduto la Cattedrale di Canterbury alla Massoneria per la celebrazione del tricentenario nel 2017 (ed ha ricevuto una donazione di £300,000 per riparare il tetto della Cattedrale).

Con 384 voti favorevoli, 52 contrari e 5 astensioni, il Sinodo Generale ha approvato il rapporto “Massoneria e cristianesimo: sono compatibili?”. Il rapporto di 56 pagine preparato da un comitato di sette membri guidato dalla sociologa Margaret Hewett, che comprendeva anche due liberi muratori, fu pubblicato dopo 16 mesi di studio. Mentre i membri massonici credevano che la massoneria e il cristianesimo fossero compatibili, i non massoni trovarono “una serie di ragioni fondamentali per mettere in dubbio la compatibilità dei massoni con il cristianesimo”.
Il rapporto concluse che i rituali massonici erano “blasfemi” perché il nome di Dio “non deve essere pronunciato invano, né può essere sostituito da un amalgama di nomi di divinità pagane”.

Tuttavia, il rapporto non ha preso la posizione della Chiesa metodista in Inghilterra secondo cui i cristiani dovrebbero dimettersi.
Inoltre, alcuni ecclesiastici anziani presero le difese della massoneria. L’arcivescovo di York, Mons. John Habgood, descrisse la massoneria inglese come una “eccentricità abbastanza innocua”. Il Vescovo di Manchester, Il Rev. Stanley Booth-Clibborn (nipote del fondatore dell’Esercito della Salvezza William Booth) dichiarò: “Il punto importante dovrebbe essere che non ci siano pressioni indebite sui cristiani che sono massoni, e nessuna caccia alle streghe”.

Dopo la sua nomina da parte di Lord Williams a vescovo di Ebbsfleet nel 2011, il Rev. Jonathan Baker si è dimesso dalla loggia di Oxford. In una dichiarazione pubblicata sul sito web di Ebbsfleet, il vescovo Baker ha affermato di essersi unito alla massoneria come “studente universitario a Oxford, prima dell’ordinazione. Nel corso degli anni ho scoperto che si tratta di un’organizzazione mirabilmente impegnata nella vita e nel coinvolgimento della comunità, con un record di donazioni di beneficenza secondo a nessuno, soprattutto, ad esempio, in aree fuori moda della ricerca medica”.
Ha aggiunto: “Se avessi mai incontrato qualcosa nella massoneria incompatibile con la mia fede cristiana, ovviamente mi sarei dimesso immediatamente. Al contrario, la Massoneria è un’organizzazione secolare, totalmente a sostegno della fede, e non un’alternativa o un sostituto della stessa. Per quanto riguarda la Chiesa d’Inghilterra, il suo sostegno, ad esempio, alla struttura della cattedrale è ben documentato”.

Tuttavia, “ho concluso che, a causa del particolare carisma del ministero episcopale e del peso che tale ministero porta, rinuncio alla mia appartenenza alla Massoneria”.
Una serie di servizi pubblici nelle cattedrali durante il mandato dell’arcivescovo Welby ha riaperto la questione. Il 21 settembre 2013 la Cattedrale di Canterbury ha celebrato il 200° anniversario della Massoneria dell’Arco Reale con una cerimonia speciale guidata dall’Arcidiacono di Canterbury, il Ven. Sheila Watson.

Posizioni Ufficiali: 2. U.G.L.E. (United Grand Lodge of England)

La massoneria ha generalmente e sempre evitato di prendere posizioni ufficiali su questioni religiose specifiche nel confronto di tutte le religioni, concentrandosi invece sulla promozione dei suoi principi etici e morali.
A qualsiasi iniziato alla massoneria viene chiesto se crede un essere supremo e a che religione appartiene.
Gli si dice inoltre che in Loggia e’ assolutamente vietato parlare di Religione e di Politica.

Freemasonry Today ha riferito che l’Arcidiacono Watson ha notato il “lungo legame tra la cattedrale e i Massoni” e ha reso “omaggio ai principi massonici di unità, fratellanza e servizio alla comunità, e ha parlato di ‘servizio oltre noi stessi’, una virtù abbracciata dalla Chiesa e Anche la Massoneria”.
L’ufficio stampa della cattedrale ha rifiutato di rispondere alla richiesta di una copia della liturgia utilizzata durante il servizio massonico e non è stata in grado di confermare le affermazioni secondo cui Jahbulon era venerato nelle cerimonie della Chiesa d’Inghilterra.
Nel 2012 il Decano di St Albans, il Molto Rev. Jeffrey John, ha ospitato 800 massoni dell’Hertfordshire e membri della Rose Croix e della Societas Rosacruciana che celebravano un servizio di ringraziamento e la re-dedicazione di un pulpito, un dono dei massoni inglesi nel 1883.

Durante questo servizio a St Albans, il Gran Maestro provinciale Colin Harris e il Dr. John hanno entrambi fatto riferimento al rapporto tra l’Abbazia e la Loggia Provinciale dell’Hertfordshire dei Gran Steward n. 8984, come riferisce Freemasonry Today, notando che la loggia “assiste regolarmente ai principali eventi dell’Abbazia“.
Dato il crescente profilo pubblico dei Massoni nelle cattedrali inglesi, 17 cattedrali hanno consentito cerimonie massoniche nelle loro chiese, il documento del Sinodo generale del 1987 sulla Massoneria è stato reso obsoleto?
Non esiste una posizione ufficiale né da parte della Chiesa d’Inghilterra in particolare né della Comunione anglicana in generale. Abbiamo invitato l’Ufficio dell’Arcivescovo di Canterbury e l’Ufficio del Vescovo di Peterborough a inviare un delegato a parlare a questa conferenza. Non c’è stata alcuna risposta o riconoscimento di alcun tipo da parte di entrambi. Due reverendi anglicani avevano accettato di partecipare e presentare il caso per la chiesa anglicana. Entrambi cambiarono idea pochi giorni dopo.
L’Arcivescovo di Canterbury, Welby, è rimasto in silenzio sulla questione, tuttavia il suo predecessore, l’Arcivescovo Williams, ha dichiarato la Massoneria incompatibile con il cristianesimo, ma ancora una volta, nessuna decisione ufficiale da parte del Sinodo Generale.
Jonathan Wynne-Jones ha pubblicato un articolo sul Sunday Telegraph, intitolato “L’arcivescovo permette che un massone diventi vescovo”.
Il dottor Rowan Williams, il precedente Arcivescovo di Canterbury, nominò il reverendo Jonathan Baker come prossimo vescovo di Ebbsfleet nonostante sapesse che era un attivo libero muratore e di lunga data.
La nomina ha segnato una significativa inversione di marcia da parte del dottor Williams che in precedenza aveva affermato che la Massoneria era “incompatibile” con il cristianesimo e si era rifiutato di promuovere i massoni a posti di rilievo.

Quando la notizia dell’appartenenza del Rev. Baker alla Massoneria ha cominciato a circolare nella Chiesa, ha provocato crescenti preoccupazioni e critiche da parte del clero e dei membri del Sinodo Generale.
Quando è stato contattato dal Sunday Telegraph, il Rev. Baker ha difeso la sua continua appartenenza alla massoneria e ha insistito che fosse compatibile con il suo nuovo ruolo di vescovo.
Eppure, ieri ha detto di aver cambiato idea e di lasciare la massoneria per potersi concentrare sulla carriera di vescovo, aggiungendo: “Non desidero che nulla lo distragga dall’inaugurazione di quel ministero”.

Situazione Attuale

Oggi, il rapporto tra la massoneria e la Chiesa anglicana è generalmente tollerante, anche se esistono ancora alcune tensioni. Mentre alcuni membri del clero anglicano sono massoni e vedono le due affiliazioni come compatibili, altri rimangono critici e diffidenti verso la massoneria e fanno di tutto per tenere separati i due ambienti.​

Sinodo Generale, Luglio 1987

Il Sinodo Generale esamina un rapporto Massoneria e cristianesimo: sono compatibili?
La seguente mozione è stata approvata con un margine di 8 a 1:
“Che questo Sinodo approva la Relazione del Gruppo di Lavoro (GS 784A), compreso il suo paragrafo finale, e ne raccomanda la discussione da parte della Chiesa”

A livello nazionale non si sono registrati sviluppi formali rispetto al dibattito del 1987.
L’ultimo paragrafo della relazione citata nella mozione suddetta recita quanto segue:

«(122) Questo Rapporto ha individuato una serie di questioni importanti sulle quali, secondo il Gruppo di Lavoro, il Sinodo Generale dovrà riflettere quando considererà “la compatibilità o meno della Massoneria con il cristianesimo”. Dalle riflessioni dello stesso Gruppo di Lavoro emergono comprensibili differenze di opinione tra chi è Massone e chi non lo è. Mentre i primi concordano pienamente sul fatto che il Rapporto mostra che ci sono evidenti difficoltà che i cristiani massoni devono affrontare, i secondi sono dell’idea che il Rapporto indichi una serie di ragioni fondamentali per mettere in dubbio la compatibilità tra Massoneria e cristianesimo.»

Il 20 aprile 2003, il Telegraph ha riportato questo articolo: Rowan Williams si scusa con i massoni. “L’arcivescovo di Canterbury, il dottor Rowan Williams, è stato costretto a chiedere scusa ai 330.000 massoni britannici dopo aver affermato che le loro convinzioni erano incompatibili con il cristianesimo e che li aveva respinti dagli incarichi di rilievo nella sua diocesi…
…Nella sua lettera di scuse, il dottor Williams cerca di prendere le distanze dai commenti da lui stesso riportati. Afferma che le sue opinioni non hanno mai dovuto essere pubbliche e sono state distorte dai media.
Scrisse: “Mi è dispiaciuto apprendere della sofferenza di un considerevole numero di massoni … Nel rispondere alla corrispondenza privata non avevo alcuna intenzione di avviare un dibattito pubblico né di mettere in dubbio la buona fede e la generosità dei singoli massoni e mi rammarico del tono e del contenuto della copertura mediatica”

Ha aggiunto: “Le dichiarazioni citate sul carattere ‘satanico’ delle cerimonie massoniche e su altre questioni non provengono da me e non rappresentano il mio giudizio. Poiché il mio defunto padre era membro dell’Ordine per molti anni, ho avuto ogni opportunità di osservare la probità dei singoli membri”.
Il Dottor Williams, nella sua lettera, non nega di avere dubbi sul ruolo dei Massoni all’interno della Chiesa.
Scriveva: “Le preoccupazioni, tuttavia, sono in relazione non alla Massoneria ma all’adesione dei ministri cristiani a quello che potrebbe essere e spesso è inteso [o frainteso] come un sistema privato di professione e iniziazione, che implica la prestazione di giuramenti di fedeltà”.
Conclude la sua lettera affermando che l’impegno dei Massoni verso la beneficenza e la comunità è fuori discussione.

Il sito web di Ebbsfleet contiene una dichiarazione personale del Rev. Jonathan Baker, vescovo designato di Ebbsfleet.

“Mi sono iscritto alla Massoneria come studente universitario a Oxford, prima dell’ordinazione. Nel corso degli anni ho scoperto che si tratta di un’organizzazione mirabilmente impegnata nella vita e nel coinvolgimento della comunità, con un record di donazioni di beneficenza secondo a nessuno, soprattutto tra, ad esempio, aree fuori moda della ricerca medica.
Se nella Massoneria avessi mai incontrato qualcosa di incompatibile con la mia fede cristiana, ovviamente mi sarei dimesso immediatamente. Al contrario, la Massoneria è un’organizzazione secolare, totalmente a sostegno della fede, e non un’alternativa o un sostituto della stessa. Per quanto riguarda la Chiesa d’Inghilterra, il suo sostegno, ad esempio, alla struttura della cattedrale è ben documentato.
L’anno scorso Sua Altezza Reale il Duca di Kent mi ha invitato a servire come assistente del Gran Cappellano, un invito che ho accettato con piacere. Questo incarico è durato un anno ed è finito ad aprile”.

Essere vescovo richiede di rivedere gli impegni in ogni ambito della vita; infatti, l’arcivescovo Rowan mi aveva invitato, durante la discussione, a riconsiderare, tra gli altri impegni, la mia appartenenza alla massoneria. Avevo intenzione di discutere la questione in modo più approfondito con amici e colleghi.
Tuttavia, ho deciso di prendere la decisione adesso. La mia priorità assoluta è il nuovo ministero a cui sono stato chiamato e le persone che saranno affidate alle mie cure. Non desidero che nulla distragga dall’inaugurazione di quel ministero.
Desidero rendere omaggio alle finalità e agli obiettivi della Massoneria e al lavoro che essa svolge. Sono grato per il ruolo che ha avuto nella mia vita e per le tante amicizie che ha coltivato.

Il servizio massonico di Welby, Gennaio 2017

Il servizio massonico di Welby presso la Cattedrale di Canterbury in contrasto con la fede cristiana – 10 gennaio 2017

In palese sfida ad una recente sentenza contro la Massoneria da parte di un giudice ecclesiastico della Chiesa d’Inghilterra, Justin Welby ha aperto la sua cattedrale arcivescovile a Canterbury ad un servizio massonico su vasta scala il 18 febbraio 2017.
La Cattedrale di Canterbury ha tenuto la cerimonia di ringraziamento per celebrare i 300 anni della Massoneria dopo aver ricevuto una donazione di £ 300.000 ($ 374.520) dai Massoni per il restauro del transetto nord-ovest della Cattedrale.

Ciò è in totale violazione dello spirito della sentenza del cancelliere Geoffrey Tattersall (avvocato della regina) che, in qualità di giudice della corte del concistoro della diocesi di Carlisle, ha vietato a una famiglia di far incidere l’emblema della squadra e del compasso dei massoni sulla lapide di un massone. che morì dopo aver dedicato gran parte della sua vita all’organizzazione.
La squadra e il compasso sono simboli massonici e possono essere trovati su una serie di grandi tavoli di legno nella cattedrale di Liverpool, dove Justin Welby era decano prima di diventare vescovo di Durham e arcivescovo di Canterbury.
Mentre Welby era decano di Liverpool, accettò una donazione di £ 69.000 ($ 86.139) da parte della West Lancashire Freemasons’ Charity, che fu utilizzata per installare un nuovo ascensore nella Lady Chapel nella cattedrale di Liverpool, nonostante il disagio che molti provavano per la vicinanza di Welby e della cattedrale alla Massoneria.
La sentenza del giudice Tattersall pronunciata l’8 settembre 2016 è stata accolta con una risposta rabbiosa da parte della comunità massonica. Nella sua sentenza, il giudice ha precisato che gli epitaffi sulla lapide “devono essere del tutto compatibili con la fede cristiana”.

Sebbene il Gran Maestro provinciale Keith Hodgson avesse sostenuto che il simbolo massonico “può essere visto nella maggior parte dei cimiteri di quest’area“, il giudice Tattersall ha stabilito che “non mi è stata fornita alcuna prova che tale simbolo appaia in qualche cimitero della Chiesa d’Inghilterra nella diocesi“.
Anche il giudizio di Tattersall è stato messo in discussione poiché non ha rivelato che esistono simboli massonici nelle sezioni importanti della cattedrale di Liverpool, di Peterborough, e di tante altre cattedrali e non ha rivelato come fosse arrivato alla conclusione che nessun simbolo del genere è stato utilizzato su nessun’altra lapide. La cattedrale di Liverpool sotto Welby aveva permesso che il simbolo fosse inciso sull’ascensore donato dalla massoneria e in quella di Peterborough le potete vedere nella presentazione.

Il giudizio del giudice Tattersall cita ampiamente il rapporto “Massoneria e cristianesimo: sono compatibili?” – una sintesi delle delibere del Sinodo Generale della Chiesa d’Inghilterra nel luglio 1987.
In questo giudizio Tattersall ha citato il rapporto del Sinodo in cui si afferma che “era” chiaro che “alcuni cristiani hanno trovato inquietante l’impatto dei rituali massonici e alcuni li percepiscono come positivamente malvagi.” Alcuni credevano che i rituali massonici fossero “blasfemi” perché il nome di Dio “non deve essere preso invano, né può essere sostituito da un amalgama di nomi di divinità pagane“. Si nota che i cristiani si sono ritirati dalle logge massoniche “proprio perché percepiscono la loro appartenenza ad esse come in conflitto con la loro testimonianza cristiana” e fede.

I cristiani conservatori sono irritati dalla disponibilità di Welby di “accettare grosse tangenti sia a Liverpool che nelle cattedrali di Canterbury e di compromettere l’essenza stessa della fede cristiana quando anche la Chiesa cattolica romana vieta la massoneria nel suo diritto canonico“, come riferito da un anziano sacerdote. “Come può Welby aspettarsi che il suo clero segua la legge della Chiesa e accetti la disciplina quando lui stesso tratta in modo così sprezzante una questione così significativa quando sia il Sinodo generale che un tribunale ecclesiastico si sono pronunciati così chiaramente sulla questione“, ha detto.
Il predecessore di Welby, il dottor Rowan Williams, assunse una posizione dottrinale molto più ferma contro la massoneria. Tuttavia, nell’aprile 2003, Williams fu costretto a chiedere scusa ai 330.000 massoni britannici dopo aver affermato che le loro convinzioni erano incompatibili con il cristianesimo e che li aveva esclusi dagli incarichi di rilievo nella sua diocesi.
Il Decano della cattedrale di Canterbury, il Reverendo Robert Willis, ha accettato di presenziare personalmente questa funzione. La Cattedrale ha anche concordato che una targa speciale sia collocata nell’edificio della Cattedrale per mostrare il sostegno dato dai Massoni, come pure un’incisione permanente nella muratura in pietra all’interno della Torre.

Conclusione

In sintesi, I rapport attuali tra la Chiesa Anglicana e la Massoneria Inglese sono caratterizzati da una Storia di cooperazione e conflitto.
Sia a tutti I livelli gerarcici sia della Chiesa che della Massoneria e sia geograficamente parlando dove alcune aree dell’Inghilterra sono piu’ favorevoli di altre. Ecco alcune cattedrali storiche che hanno stretti rapport conla Massoneria:Canterbury, Winchester, Salisbury, Manchester, Truro, Wells, Lincoln, Exeter, Chester, Leicester e Peterborough.

W. Bro. Martino G. A. Cartella, SLGR, è nato vicino a Bergamo, in Italia, nel 1944 ma ha lasciato l’Italia nel 1965 e dopo aver vissuto in diversi paesi per alcuni anni, si è stabilito a Londra nel 1975 e alla fine è diventato cittadino britannico. È un massone da 35 anni, attivo nel Craft (L4606), nel Capitolo (L1541), nel Mark (L44-Kent) e nei Templars (P429, Middlesex). Dal 2021 collabora con lo Storico Lucio Artini di Arezzo, Italia. È traduttore in italiano del libro di Ric Berman: “Inventare il futuro: le Costituzioni del 1723” e segretario dell’associazione no-profit “Diffusione Culturale Limited”.